Gli obiettivi dichiarati di Kyiv e di Mosca sono inconciliabili. Finché la Russia non si ritira, sostengono Usa e Ue, è impossibile sedersi a un tavolo. È però sempre più evidente, anche al Pentagono, che la guerra non si risolverà con una vittoria netta. Sta all'Occidente trovare un compromesso accettabile.
Da presenza fissa a ospite non gradito. Fox News ha smesso di dare spazio a The Donald, concedendone sempre di più ai suoi rivali repubblicani. Tutto nasce dall'assalto al Campidoglio e da una causa per diffamazione da 1,6 miliardi di dollari.
Import di armi e petrolio, sanzioni Ue aggirate e neutralità sulla questione ucraina: così l'India tende la mano a Mosca, consolidando la pragmatica liaison tra Putin e Modi. Contro la narrazione manichea dell'eterno duello tra Stati autoritari e democrazie liberali.
Si alza la tensione in Moldavia dopo le recenti manifestazioni filo-russe e la tentata irruzione nel palazzo del governo a Chisnau. Il timore è che Mosca, già presente con un contingente in Transnistria, intervenga. Intanto Putin ha revocato il decreto sulla sovranità del Paese. Cosa sta accadendo.
Putin avrebbe guadagnato 500 milioni di dollari grazie alla vendita della vodka che porta il suo nome. Il prodotto è legato a una società offshore di Cipro, da anni cassaforte che finanzia la vita extralusso di zar e famiglia: la Ermira Consultants.
Meloni aprirà l'annuale conferenza Raisina Dialogue con Modi. Un'occasione per potenziare i rapporti commerciali con Nuova Delhi soprattutto in materia di Difesa, smarcandosi dalla Cina. La premier attesa a Pechino a maggio dovrà infatti decidere se uscire o meno dalla Bri. La difficile prova asiatica del governo.
Si tratta dell'ennesimo presunto attacco intenzionale alle scuole femminili. A Qom nelle settimane scorse sono state oltre 400 le alunne con avvelenamento respiratorio finite in ospedale.
Murdoch ha ammesso che la sua emittente era consapevole della falsità delle affermazioni di Trump sulla “vittoria rubata” di Biden. Eppure continuò a dare spazio agli avvocati del tycoon, che sostenevano questa tesi. La deposizione nel quadro di una causa per diffamazione da 1,6 miliardi di dollari.
L'attore americano ha la cittadinanza russa dal 2016 ed è fermo sostenitore dell'invasione. Dal 2018 presta servizio come inviato speciale del ministero degli Affari esteri russo per le relazioni umanitarie con Stati Uniti e Giappone.
Il broker d'affari cinese Bao Fan è scomparso nel nulla: voleva trasferire la sua ricchezza a Singapore, lontano dal Partito. Come lui Guo Guangchang, Xiao Jianhua, Xu Xiang, Wu Xiaohui, Ren Zhiqiang e soprattutto Jack Ma: arrestati o cancellati dalla sfera pubblica. Il destino comune di chi osa sfidare il potere comunista.