La poesia come forma di dissenso. Accade oggi in Russia, dove le opere di centinaia di autori sono state raccolte in una antologia per manifestare l’opposizione alla guerra in Ucraina. La raccolta intitolata Kopilka (letteralmente, salvadanaio) è disponibile online, su Google Doc, al riparo dalla censura. L’idea è venuta a Julia Nemirovskaya, un’artista moscovita ma residente negli Usa, che con un team di interpreti ha tradotto in inglese un centinaio di poesie che hanno trovato spazio in Disbelief, (incredulità), edito dalla britannica Smokestack Books e disponibile su Amazon.

Dai rifugiati ai volontari, tutte le voci delle poesie russe di Kopilka
Assistendo alla crescente censura nel suo Paese natale, Nemirovskaya ha infatti pensato di offrire agli autori uno spazio in cui pubblicare la loro opere e farle leggere al mondo. Oggi il progetto conta 1000 poesie di 300 autori differenti. Ed è in continua espansione. Fra questi anche vari artisti ucraini, tra cui Boris Khersonsky di Odessa e Alexander Kabanov di Kyiv. Assieme ad altri cinque interpreti, Nemirovskaya ha poi tradotto le migliori 100 poesie in lingua inglese, dando vita a Disbelief. «Molte poesie presenti nel libro attingono dalla barbarie della guerra», ha detto al Moscow Times l’editore Andy Croft. «Sono presenti le morti civili, la propaganda e i silenzi».
Three Poems from Disbelief: 100 Russian Anti-War Poems, edited by Julia Nemirovskaya https://t.co/VWiJyddUfo
— Punctured Lines (@PuncturedLines) April 12, 2023
L’antologia di poesie russe è stata apprezzata dalla critica, sia per la bellezza dei contenuti che per l’accuratezza delle traduzioni. «Abbiamo scelto solo in base alla qualità delle opere», ha dichiarato Nemirovskaya. Intanto in Russia recitare componimenti di protesta è sempre più difficile. Un giovane autore, Artyom Kamardin, è stato torturato e imprigionato per aver letto i suoi versi contro la mobilitazione di Vladimir Putin. Come lui, sono dietro le sbarre i due poeti Yegor Shtovba e Alexander Daineko.
Non solo Ucraina, le poesie dell’antologia contro ogni guerra
Sebbene gran parte delle poesie si concentrino sul conflitto in Ucraina, l’antologia comprende scritti che raccontano gli orrori di ogni guerra. Presenti infatti componimenti del 2014 sulla Crimea, ma anche di periodi precedenti fino alla fine degli Anni 80. «Molti autori non hanno più la possibilità di parlare», ha ricordato Nemirovksaya. «Le loro opere, seppur datate, si sono rivelate incredibilmente profetiche». Per quanto potente, la poesia però non può vincere la forza della propaganda «È un antidoto, tuttavia raggiunge solo gli amanti del genere», ha concluso Anna Krushelnitskaya. «La propaganda invece prende tutti».