«Gli interventi del Bosco dello Sport di Venezia e dello stadio Franchi di Firenze non potranno essere rendicontati a valore delle risorse Pnrr. I servizi della Commissione, infatti, a seguito di un ulteriore approfondimento istruttorio, hanno confermato la non eleggibilità di entrambi gli interventi nell’ambito dei Piani Urbani integrati delle rispettive città metropolitane». Così in una nota Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr.
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Fitto garantisce tempestività per sbloccare la terza rata da 19 miliardi
La Commissione ha richiesto al governo di adottare gli atti necessari alla formalizzazione di quanto comunicato, per finalizzare la positiva verifica di tutti gli obiettivi al 31 Dicembre 2022, necessari allo sblocco della terza rata da 19 miliardi di euro. Il governo nei prossimi giorni verificherà e attiverà ogni azione necessaria per assicurare il tempestivo sblocco della rata, si legge in una nota ufficiale. A fronte delle osservazioni pervenute a fine marzo, il governo il 4 Aprile aveva convocato i sindaci delle città metropolitane di Venezia e Firenze, al fine di acquisire ogni elemento utile per superare le criticità segnalate dall’Ue.

Firenze, la reazione del sindaco Nardella: «Danno grave, ingiusto e ingiustificabile»
«Firenze subisce un danno grave, ingiusto e ingiustificabile. Siamo profondamente delusi per questa decisione dell’Unione europea sulla quota di finanziamento di 55 milioni di euro del Pnrr sul progetto di restauro e riqualificazione dello Stadio Franchi di Firenze, che non è semplicemente uno stadio ma un monumento nazionale vincolato dallo Stato». È quanto ha dichiarato Dario Nardella, sindaco di Firenze. «Attendiamo di sapere le motivazioni reali, ma a noi è sempre stata chiara la correttezza del procedimento». Il progetto per la riqualificazione del Franchi ha un costo stimato di circa 200 milioni, di cui 55 coperti – in teoria – dal Pnrr.
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