Plusvalenze, Juventus penalizzata di 15 punti

Redazione
21/01/2023

Prosciolti gli altri club, sanzioni solo per la società bianconera i suoi dirigenti. Cosa può succedere adesso.

Plusvalenze, Juventus penalizzata di 15 punti

La Corte federale ha accolto l’istanza per la revocazione del processo plusvalenze, presentata dalla procura della Figc, sanzionando la Juventus con una penalizzazione di 15 punti in classifica. La Vecchia Signora scende così a quota 22 (in 18 match di campionato ne ha totalizzati 37 sul campo). Si tratta di una vera e propria stangata, superiore alla richiesta del capo della procura Giuseppe Chinè, che era stata di 9 punti di penalità. Sanzionati tutti i dirigenti bianconeri. Per Samp, Genoa, Parma, Empoli, il vecchio Novara, Pisa, Pescara e Pro Vercelli nessuna condanna, come nel primo procedimento.

Plusvalenze, Juventus penalizzata di 15 punti. Prosciolti gli altri club, sanzioni solo per la società bianconera i suoi dirigenti.
Maurizio Arrivabene, Andrea Agnelli, Federico Cherubini e Pavel Nedved (Getty Images)

Le sanzioni inflitte ai dirigenti (anche ex) della società bianconera

Per quanto riguarda la dirigenza, la Corte d’Appello federale ha inflitto 2 anni e mezzo di inibizione a Fabio Paratici (adesso al Tottenham), 2 anni ad Andrea Agnelli e Maurizio Arrivabene, 1 anno e 4 mesi a Cherubini e 8 mesi a Nedved. Nelle prossime settimane la società dovrà anche fronteggiare gli altri rami d’indagine sportiva nati dall’inchiesta della procura di Torino. A fine gennaio la Procura deciderà sul secondo filone, relativo alla “manovra stipendi” (in cui si inserisce la ormai famosa “carta Ronaldo”). In seguito potrebbero esserci sviluppi, sempre a livello sportivo, sul caso stipendi. Il 27 marzo ci sarà la prima udienza preliminare sull’inchiesta Prisma per la giustizia ordinaria.

Plusvalenze, Juventus penalizzata di 15 punti. Prosciolti gli altri club, sanzioni solo per la società bianconera i suoi dirigenti.
I giocatori della Juventus dopo la sconfitta 5-1 subita a Napoli (Getty Images)

Il club ha 30 giorni per presentare ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport 

«L’odierno accoglimento del ricorso per revocazione da parte delle Corte d’Appello Federale ci pare costituisca una palese disparità di trattamento ai danni della Juventus e dei suoi dirigenti rispetto a qualsiasi altra società o tesserato», si legge in una nota del club bianconero. «Attendiamo di leggere con attenzione le motivazioni per presentare il ricorso davanti al Collegio di Garanzia dello Sport, tuttavia evidenziamo, fin da ora, che alla sola Juventus e ai suoi dirigenti viene attribuita la violazione di una regola, che la stessa giustizia sportiva aveva ripetutamente riconosciuto non esistere. Riteniamo che si tratti di una palese ingiustizia anche nei confronti di milioni di appassionati, che confidiamo sia presto sanata nel prossimo grado di giudizio». La Juventus ha adesso 30 giorni per presentare ricorso presso il Collegio di Garanzia dello Sport istituito presso il Coni, che non potrà modificare la sentenza della Corte d’Appello e dunque eliminare o ridurre i 15 punti di penalizzazione inflitti alla Juventus: potrà solo far tornare in Corte federale la discussione, in caso di vizi di forma e/o violazioni di diritto della difesa. In caso di ulteriore condanna, la Juve potrà soltanto appellarsi al Tar del Lazio.