Sul caso plusvalenze e l’operazione Prisma che sta gettando ombre sulla gestione economica della Juventus, irrompe John Elkann. Il presidente e amministratore delegato di Exor, la società che detiene la maggioranza delle azioni del club bianconero, è intervenuto in una conferenza stampa in vista dell’Investor Day. «Nelle indagini in corso», dichiara John Elkann, «la società sta collaborando con gli inquirenti e confida che sarà fatta luce su tutti gli aspetti indagati. Sono fiducioso nell’operato della magistratura». Una vicenda che non va giù alla proprietà, che con le parole del Ceo di Exor vuole comunque manifestare calma e sangue freddo. A questo si aggiunge la fiducia nel futuro: «Sono convinto che il futuro della Juventus sia altrettanto importante come il passato. La Juventus è una grande società e ci sono tutte intenzioni che rimanga tale. Nell’affrontare le difficoltà ci si rafforza».
Caos Juve, parla Elkann: «Affrontiamo problemi in campo e fuori»
«La Juventus ha nuovo consiglio di amministrazione, un nuovo amministratore delegato, un nuovo direttore sportivo e un nuovo allenatore. Loro, con il vicepresidente e il presidente, stanno affrontando problemi in campo e fuori». John Elkann esprime quello che è il pensiero di Exor, la holding proprietaria al 63,77 per cento della Juventus. Ciò nonostante, alcune indiscrezioni parlano di una presunta riunione segreta delle scorse ore. In questo meeting, proprio Elkann avrebbe espresso dubbi sul cugino Andrea Agnelli. Quest’ultimo, attuale presidente del club bianconero, è tra i 6 dirigenti indagati nell’operazione Prisma.
John Elkann parla anche di Ronaldo: «Operazione importante»
Tra le domande rivolte a John Elkann, anche quella riguardante uno degli affari più pesanti sui bilanci juventini degli ultimi anni. Si parla dell’operazione Ronaldo, che il Ceo di Exor definisce «importante», aggiungendo che «la storia della Juventus è più che centenaria. Nello sport bisogna guardare alla competitività. Ma bisogna anche conciliare parametri sportivi ed economici». Elkann ha poi concluso: «Le domande sono diverse. C’è innanzitutto quella del calcio, unico sport professionista in cui regolatore e gestore sono un soggetto unico. Poi c’è il problema di performare al meglio le risorse». Le indagini intorno alla Juventus, intanto, continuano. L’operazione Prisma sembra anche allargarsi ad altri sei club di Serie A.