A Oscar Pistorius è stata negata la libertà vigilata. L’ex atleta campione paralimpico 10 anni fa uccise la fidanzata ed era stato condannato a 13 anni e 6 mesi di carcere. Ora aveva chiesto la libertà vigilata ma la Suprema Corte d’Appello di Johannesburg ha respinto la sua richiesta.

La richiesta respinta di Oscar Pistorius
Oscar Pistorius nel 2013 aveva ucciso la fidanzata Reeva Steenkamp dopo averla sparata. A causa dell’omicidio della donna, Pistorius venne condannato a 13 anni e 6 mesi di carcere. Ora l’ex campione credeva di poter tornare in libertà dopo aver trascorso gli ultimi anni in carcere. Il suo avvocato comunque, ha annunciato che la Suprema Corte d’Appello di Johannesburg ha negato la sua richiesta. La Corte ha anche spiegato la motivazione per la quale Oscar Pistorius deve rimanere in carcere. Infatti, la Corte di Johannesburg ha dichiarato che «il detenuto non ha completato il periodo minimo di detenzione stabilito dalla Corte Suprema di Appello». Per il sudafricano dunque l’esito di questa richiesta è stato negativo e ora dovrà trascorrere ulteriore tempo in detenzione. Difatti, in un comunicato ufficiale dei Servizi Penitenziari si legge che Pistorius potrà ottenere una nuova udienza ad agosto 2024. Fino ad allora non ci sarà nulla da fare, l’ex atleta dovrà rimanere in cella.

Svanisce la speranza dell’ex campione e dei suoi avvocati
Gli avvocati di Oscar Pistorius speravano di ottenere la libertà vigilata per il loro cliente con 18 mesi d’anticipo. Questo perché alla base c’era un errore di conteggio emerso già nel 2021. Infatti, Pistorius era stato condannato inizialmente a 6 anni di carcere ma in seguito a un appello dell’accusa, la pena è stata raddoppiata a 13 anni e 6 mesi. Dall’omicidio di Reeva Steenkamp quindi, sono trascorsi circa 10 anni e l’ex atleta ne ha scontati in carcere poco meno di 9. Ora dovrà attendere fino ad agosto 2024 per tentare di ottenere nuovamente la libertà vigilata.