Anche i pipistrelli balbettano. Uno studio condotto in Costa Rica e pubblicato sulla rivista Science ha certificato che i cuccioli di questi mammiferi volanti riproducono suoni elementari proprio come i bambini, ponendo le basi per la comunicazione della specie.
Gli esperti hanno studiato una sola specie, il Saccopteryx bilineata
«Si limitano a balbettare, dall’alba al tramonto», ha dichiarato alla Bbc la dottoressa Ahana Fernandez, direttrice dello studio e biolinguista al Museo di Storia Naturale di Berlino. Assieme ai suoi colleghi, l’esperta di linguaggio animale ha trascorso tre mesi in America Centrale origliando le conversazioni di 20 cuccioli di una particolare specie di pipistrello. Si tratta del Saccopteryx bilineata o pipistrello dalle ali del sacco maggiore (dal greco sakkos, sacco, e pterix, ala).
Baby bats babble like human infants! A new study by #mfnberlin researchers in @ScienceMagazine shows for the first time that the babbling behaviour of bat pups is characterized by similar features as human infant babbling: https://t.co/Qd7GdSzJ0v 🦇 Credits: Michael Stifter 📸 pic.twitter.com/7IAfmHwTPX
— Museum für Naturkunde Berlin (@mfnberlin) August 20, 2021
Questa specie, molto diffusa nelle aree centrali e meridionali del continente americano, prende il suo nome dalle piccole borse (dette sacchi) che ha sulle ali, usate dai maschi per attirare le femmine durante l’accoppiamento. Dal colore nero o a volte marrone scuro, è principalmente insettivora e si nutre degli animali che trova sugli alberi su cui vive abitualmente.
I cuccioli di pipistrello si ascoltano tra loro
Durante le osservazioni, il team ha scoperto un sistema di comunicazione molto sofisticato, basato sulle stesse caratteristiche del balbettio umano, tra cui duplicazione e ritmicità. «Il loro linguaggio si basa su un vasto repertorio di sillabe sonanti».
Se gli adulti sono in grado di ripetere ritmicamente alcune “sillabe-chiave” per scambiarsi informazioni, i cuccioli si limitano ad emettere una vibrazione «da-da-da» molto simile a quella dei neonati umani. La sorpresa non finisce qui. Un’attenta analisi infatti ha notato come i piccoli non emettano suoni solo per attirare l’attenzione dei genitori, ma si ascoltano a vicenda. «Ognuno di loro balbetta per circa 15 minuti», ha proseguito la dottoressa Fernandez. «Mentre “parla” è possibile vedere chiaramente le orecchie degli altri cuccioli muoversi nel tentativo di capire ciò che sta dicendo».
Venuti a conoscenza della capacità comunicativa dei pipistrelli, gli scienziati si pongono ora l’obiettivo di capire il significato di tali suoni e come gli stessi influenzino la vita di questi mammiferi. Ulteriori studi saranno estesi ad altre fra le 1400 specie di pipistrelli presenti sulla Terra, per comprendere quante di loro sono in grado di dialogare in modo dettagliato come il Saccopteryx bilineata.