Il Tar del Lazio ha respinto l’istanza cautelare sospensiva del Comune di Piombino, in provincia di Livorno, in merito al rigassificatore. Il ricorso al Tar era stato presentato dal sindaco Francesco Ferrari contro la decisione del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Infatti, il presidente era stato scelto dal governo come commissario per la realizzazione dell’opera. Per farlo, Giani avrebbe dovuto rilasciare un’autorizzazione attraverso un’ordinanza. Il commissario ha proceduto lo scorso 25 ottobre, poi è arrivata la sospensiva del Comune e il ricorso al Tar. Le motivazioni saranno rese note il prossimo 8 marzo 2023.
Piombino, Tar Lazio conferma rigassificatore e nega sospensiva del Comune
Al momento, il cantiere per il rigassificatore procede. L’opera dovrebbe essere pronta per la primavera del 2023. Per ottenerla, però, servirebbe il dragaggio del fondale nel tratto antistante alla struttura per centinaia di migliaia di metri cubi e il Comune riterrebbe impossibile questa operazione. Senza, però, c’è il rischio che la banchina nord del porto resti inutilizzata. Poi, sempre stando al Comune, i serbatoi del rigassificatore sarebbero a membrana e questo impedirebbe la navigazione della stessa se fossero riempiti anche solo parzialmente.

In questo modo, il rigassificatore non sarebbe «In grado di rispettare la principale condizione posta dalla Capitaneria, e cioè di disancorare in caso di necessità, allontanandosi dall’area del porto» e questo problema metterebbe «A rischio l’intera città di Piombino».
Il ricorso del Comune
«Prendiamo atto della decisione del Tar di non concedere la sospensiva. Si tratta di una decisione parziale che interessa solo il provvedimento cautelare: ci aspetta comunque l’udienza di merito nella quale il Tribunale avrà modo di approfondire le tante e valide argomentazioni presentate dal Comune, cosa che non è stata possibile in questa prima fase di dibattimento sommario. Certamente ci auguravamo un altro risultato ma siamo soddisfatti dall’urgenza che il Tar ha concesso alla trattazione del merito fissando l’udienza già per l’8 marzo 2023» spiega il sindaco sulla sua pagina Facebook.

«Nella sentenza, il Tar esclude che ci sia un pericolo concreto e attuale visto che al momento il rigassificatore non è in funzione. Ciononostante, continueremo a vigilare e richiameremo gli enti preposti a un controllo attento e puntuale sul rispetto delle prescrizioni e ci riserviamo di valutare altre azioni contro il modo in cui Snam sta gestendo i cantieri già aperti» conclude Ferrari.