Un vero e proprio sciame di meteoriti potrebbe stagliarsi nei cieli di gran parte del pianeta durante le notti del 30 e del 31 maggio. Si tratta di uno spettacolo che gli esperti aspettano da quasi un secolo e che sarebbe originato dalla disgregazione della cometa SW3. I frammenti, conosciuti come Tau Ercolidi, potrebbero stavolta vedersi. Lo hanno rivelato alcuni scienziati della Nasa, che studiano con attenzione un fenomeno conosciuto da decenni ma che poche volte si è visto a occhio nudo sui cieli della Terra.

La cometa SW3: dai 70 frammenti del 2006 allo sciame attuale
Nel 1930 sono stati due astronomi tedeschi, Arnold Schwassmann e Arno Arthur Wachmann, a scoprire per la prima volta la cometa SW3. La prima apparizione, quindi, risale a 92 anni fa, sebbene poi non fu più vista fino al 1979. Debole, infatti, il grado di luminosità della cometa, che poi, dal 1995, ha cominciato a lasciare detriti lungo il suo percorso. L’orbita si è riempita di frammenti sempre maggiori, arrivando anche a quota 70 secondo le stime del 2006. Oggi, 16 anni più tardi, la cometa ha disseminato sempre più frammenti tanto da poter mostrare alla popolazione di tutto il pianeta, molto probabilmente, una scia di meteoriti da film.
Bill Cooke: «Sarà un evento da tutto o niente»
Non è detto, però, che questo sia l’anno buono per osservare a occhio nudo una vera pioggia di meteoriti sorvolare il cielo sulla propria testa. Lo ha spiegato Bill Cooke. Il capo del Meteoroid Environment Office della Nasa, infatti, ha parlato di un «evento o tutto o niente». L’astronomo, infatti, ha parlato di alta probabilità, ma dipende tutto dalla velocità con cui viaggiano cometa e detriti: «Se i detriti distaccati dalla cometa viaggiano a più di 220 miglia orarie vedremo una bella pioggia di meteoriti. Se si muovono più lentamente non raggiungeranno la Terra e non ci sarà nessuna pioggia di meteore». Molto dipenderà anche dal punto di osservazione. Sembra che il Nordamerica sarà il posto migliore da cui osservare l’eventuale sciame passare.
