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Pietro Leonardi, chi è il dirigente sportivo intervistato da PresaDiretta

Condannato a sei anni di reclusione per il fallimento del Parma, chi è il dirigente sportivo testimone a PresaDiretta per la puntata “Lo sport è un diritto”.

13 Settembre 2021 17:2713 Settembre 2021 18:45 Redazione
Chi è Pietro Leonardi, il dirigente sportivo condannato per il fallimento del Parma e intervistato stasera a PresaDiretta.

Tra i testimoni della puntata di PresaDiretta di stasera, Lo sport è un diritto, c’è anche il dirigente sportivo Pietro Leonardi. Dopo essere stato Direttore Generale della Polisportiva Monterotondo Calcio (Roma) dal 1991 al 1996, in Serie D, ricopre lo stesso ruolo anche nell’Aquila. La prima grande occasione arriva nel 1996-97, quando l’Empoli lo chiama per ricoprire il ruolo di Direttore Sportivo in Serie B. Con i toscani rimane fino al 1998-99 e raggiunge la Serie A. Nel 2000 diventa Responsabile del settore giovanile della Juventus, nel 2005-06 e tra il 2007 e il 2009 è invece Direttore Generale dell’Udinese, in Serie A. Tra le due esperienze, anche la vicepresidenza della Cisco Roma nel 2006-07.

Pietro Leonardi al Parma 

A giugno 2009 entra nell’organico del Parma, prima come Direttore Generale e poi come Amministratore Delegato, con poteri di firma e gestione della liquidità. Nel 2010-11 la società ottiene il primo attivo di bilancio dell’era di Tommaso Ghirardi, il presidente che aveva rilevato i gialloblù nel 2007, conseguito soprattutto grazie alla realizzazione di plusvalenze. Anche sul campo la squadra ottiene ottimi risultati: nel 2011-12 arriva settima con 56 punti, realizzando il record di 7 vittorie consecutive, poi conquista un decimo posto con gli ottavi di Coppa Italia. Nel 2013-14 la stagione migliore: trascinato da Antonio Cassano, il Parma arriva sesto con 58 punti e record di 17 risultati utili di fila, ottenendo l’accesso all’Europa League.

Pietro Leonardi e il fallimento del Parma

Qui cominciano i problemi, perché la Uefa non concede la licenza al Parma per le inadempienze nei versamenti Irpef da parte della società amministrata da Leonardi. I crociati quindi non ottengono il permesso per partecipare a una competizione vinta in due occasioni (1995 e 1999). Nel 2014-15, con un debito di oltre 200 milioni, Ghirardi cede la società prima a Rezard Taci e poi a Giampiero Manenti, uno dei personaggi più drammaticamente comici nella storia del calcio italiano (per chi non lo conoscesse, consigliamo la visione della sua conferenza stampa di presentazione come nuovo presidente del Parma).

Il Parma fu dichiarato fallito il 13 marzo 2015, dopo quei due strani passaggi di proprietà, e il 14 marzo Leonardi e Ghirardi furono inibiti per 4 mesi. Contemporaneamente, la Procura di Parma aprì un’inchiesta contro i due per bancarotta fraudolenta proprio nell’ambito del fallimento dei gialloblù. Il 22 luglio 2020 le condanne: quattro anni per l’ex presidente, sei anni di reclusione per Leonardi. La Procura rilevò come la società avesse ingigantito le operazioni di mercato, truccando i bilanci, già a partire dal 2010, iscrivendo oltre 90 milioni di plusvalenze.

Pietro Leonardi e il Latina

La carriera da dirigente sportivo di Leonardi è nel frattempo proseguita. Nell’estate 2015 si diffonde la voce di un suo passaggio al Latina, in Serie B. Nonostante le prime smentite ufficiali, il suo nome compare nell’organigramma societario come Direttore Generale, e Leonardi comincia a seguire le partite dei pontini dalla panchina. Il 21 ottobre di quell’anno viene ufficialmente annunciato come dg, ma a ottobre 2016 si dimette dopo aver ricevuto una squalifica in primo grado di 5 anni per il fallimento del Parma. Sei mesi dopo, fallirà anche il Latina.

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