Poche frasi, ma sentite. Pier Silvio Berlusconi, lasciando l’ospedale San Raffaele di Milano dopo una visita al padre, ricoverato in terapia intensiva da mercoledì, si è lasciato andare ad alcune affermazioni sullo stato psicofisico del leader di Forza Italia: «Sta migliorando, ma i medici mi dicono che è in un ambito intensivo». Dopo queste prime informazioni, ha aggiunto: «Voglio dirvi questa cosa perché mi viene dal cuore. Sono ammirato dalla forza e dall’impegno con cui mio papà ancora una volta sta lavorando per recuperare. Adesso l’ho trovato di buon umore ed è veramente un esempio». Con sicurezza ha poi asserito che sicuramente «ha visto la partita» (ndr il match Milan-Napoli disputatosi ieri sera).
Pier Silvio Berlusconi sulle condizioni di salute del padre
Parole che fanno ben sperare e che trovano riscontro rispetto all’ultimo bollettino diramato: «Nelle ultime 72 ore si è assistito ad un ulteriore costante miglioramento della funzionalità respiratoria e renale, con un efficace contenimento della leucocitosi e della sindrome infiammatoria. Il quadro clinico complessivo indica il proseguimento delle cure in ambito intensivo». Un quadro riportato nel documento firmato dai professori Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri relativo alle condizioni di salute dell’ex premier che dal 5 aprile si trova ricoverato nel reparto di terapia intensiva cardio toracica del San Raffaele di Milano per un’infezione polmonare insorta come conseguenza di una leucemia mielomonocitica cronica.

L’augurio della Camera
Intanto, dall’Aula della Camera, è arrivato l’augurio di pronto ristabilimento fatto da Paolo Emilio Russo, seguito da un applauso da parte dei deputati di centrodestra. «Per il partito, e credo per l’Italia, il Ponte sullo Stretto è e sarà il Ponte Silvio Berlusconi», ha poi proseguito Russo intervenendo sulle questioni pregiudiziali al decreto legge Ponte Stretto.