Piantedosi: «Decreto solo per i rave, non per occupazioni e assembramenti»

Debora Faravelli
02/11/2022

Il ministro ha chiarito che non c'è alcuna volontà di intervenire in contesti in cui si esercitano diritti costituzionalmente garantiti. E, su Predappio: «Una pagliacciata che si svolge da anni senza incidenti e sotto il controllo delle forze di polizia».

Piantedosi: «Decreto solo per i rave, non per occupazioni e assembramenti»

Dopo le polemiche generate dai provvedimenti anti rave party, che hanno suscitato critiche da tutte le opposizioni, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è intervenuto per chiarire l’obiettivo del decreto e le motivazioni per cui l’ha varato. Ha inoltre ribadito la sua linea in materia di immigrazione spiegando cosa intende fare con le due navi attualmente al largo dell’Italia in attesa di un porto per sbarcare i migranti.

Piantedosi sul decreto anti rave party

Intervistato dal Corriere della Sera, il titolare del Viminale ha evidenziato che lo scopo della nuova normativa è quello di far sì che l’Italia si allinei alla legislazione degli altri paesi europei anche ai fini di dissuadere l’organizzazione di raduni abusivi che, ha sottolineato, mettono in pericolo soprattutto gli stessi partecipanti e finiscono per tenere in scacco intere zone pregiudicando attività commerciali e viabilità.

A chi gli ha chiesto se il decreto verrà applicato anche per le occupazioni nelle scuole e gli altri assembramenti, come temono esponenti dell’opposizione, Piantedosi ha così risposto: «Trovo offensivo attribuirci la volontà di intervenire in altri contesti in cui si esercitano diritti costituzionalmente garantiti a cui la norma chiaramente non fa alcun riferimento». La linea a cui ha richiamato le forze dell’ordine, ha precisato, è quella di garantire a chiunque il diritto di esprimere il proprio pensiero, a maggior ragione se di dissenso, purché si rispetti la legalità e non si pregiudichino le libertà altrui.

Matteo Piantedosi e Guido Crosetto (Getty Images)

Quanto a Predappio e all’accusa di non essere intervenuto per fermare la manifestazione in ricordo della marcia su Roma, ha spiegato che «si tratta di una pagliacciata, che deploro nella maniera più assoluta, che si svolge da anni senza incidenti e sotto il controllo delle forze di polizia». Si è infatti tenuta, con analoghe modalità e numeri, anche in anni in cui al governo vi erano personalità politiche che ora esprimono indignazione.

Il ministro sull’immigrazione: «Solidarietà europea diventi concreta»

Infine un commento sulla linea migratoria del governo e su ciò che intende fare con le due navi al largo dell’Italia. Il ministro ha spiegato di aver già avvisato gli stati di bandiera che l’Italia non può farsi carico dei migranti raccolti in mare da navi straniere che operano sistematicamente senza alcun preventivo coordinamento delle autorità. Questi eventi rappresentano il 16% delle persone sbarcate in Italia e, dato che il paese si fa già carico del restante 84% di persone che raggiungono le coste con altri mezzi o grazie al salvataggio di enti italiani, «auspichiamo che la tanto sbandierata solidarietà europea si realizzi».

Matteo Piantedosi e Luca Ciriani (Getty Images)

La sua richiesta è dunque quella che l’Europa si faccia carico dell’accoglienza di quei migranti che mettono piede per la prima volta in quegli stessi paesi ai quali appartengono le navi che li raccolgono in acque internazionali.