Peste suina, allarme Oms: «Situazione difficile, è in 50 Paesi»

Redazione
22/02/2022

Dall'allarme di un mese fa a quello odierno: la malattia è in 5 continenti. Pronto il decreto con cui l'Italia punta a difendere i suoi animali e le esportazioni.

Peste suina, allarme Oms: «Situazione difficile, è in 50 Paesi»

La Peste suina avanza e preoccupa l’Oms. A parlarne è stato Manuel Sanchez-Vizcaino Rodriguez, esperto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e direttore del Laboratorio di riferimento per la Peste suina africana. L’esperto ha analizzato la situazione in un’audizione al Senato, spiegando quella che è la preoccupazione principale: «Dal 1978, da quando mi occupo di Peste suina, non ho mai trovato la situazione difficile come in questo momento. La malattia è presente in cinque continenti e in oltre 50 Paesi e continua ad avanzare molto velocemente».

Dal Ministero della Salute un decreto per arginare la peste suina

E l’Italia corre ai ripari. Su proposta dei ministri Patuanelli e Speranza, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri un decreto legge. L’obiettivo è quello di salvaguardare la sanità di suini e cinghiali, perché la malattia colpisce questa specie ed è altamente contagiosa. Di recente in Italia è stata tracciata un’area di 114 Comuni tra Liguria e Piemonte, con più di 30 cinghiali trovati positivi alla PSA. Il Governo vuole proteggere il proprio patrimonio, gli allevamenti e le esportazioni, su cui si bassa un’ampia fetta del sistema produttivo nazionale.

Peste suina, allarme Oms: «Situazione difficile, è in 50 Paesi». Il governo pronto varare un decreto legge per difendere l'export
Un allevamento di maiali (Getty)

Peste suina, l’appello di un mese fa di Cia-Agricoltori

Già a inizio anno la Cia-Agricoltori Italiani aveva parlato di una perdita nell’export nazionale di circa 1,7 miliardi di euro. Un problema economico di grande livello, se si pensa che già il 14 di gennaio Confagricoltura aveva parlato di alcuni Paesi che già avevano predisposto misure ferree alle frontiere contro il made in Italy. Si tratta di Svizzera, Kuwait, Cina e Giappone, ma il rischio è che possano aumentare le nazioni pronte a chiudere le porte al mercato italiano.

Vizcaino Rodriguez: «Importante conoscere l’origine»

«Non è stata ancora fatta la sequenziazione genetica del virus in Italia ed è ancora più importante conoscere l’origine, ossia sapere se è arrivato dall’Europa, dall’Ue o ancora dall’Asia e come, se via nave o su strada», ha dichiarato Manuel Sanchez-Vizcaino Rodriguez. L’esperto dell’Oms spiega che studiare la peste suina e da dove sia arrivata è fondamentale «per evitare una seconda infezione e fare un rigoroso programma di sorveglianza. L’unica possibilità di cui disponiamo è il controllo della malattia che si può effettuare sulla base di tre singole azioni: la prevenzione precoce prima che si diffonda, il contenimento dell’area infettata e la riduzione della popolazione dei cinghiali».

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Un cinghiale a spasso a Roma (Getty)