Non liberate quel pesce rosso
Una volta rilasciati in fiumi e laghi diventano enormi e si riproducono velocemente danneggiando gli ecosistemi. L'allarme lanciato dalle autorità del Minnesota.
«Per favore, non rilasciare il tuo pesce rosso domestico in stagni e laghi!». L’appello via Twitter arriva direttamente dalle autorità di Burnsville, città del Minnesota a circa 25 chilometri a sud di Minneapolis. «Crescono più di quanto si pensi e peggiorano la qualità dell’acqua, rimuovendo i sedimenti dei fondali e sradicando le piante». Insomma, il pesce rosso è diventato un vero problema ambientale.
Please don't release your pet goldfish into ponds and lakes! They grow bigger than you think and contribute to poor water quality by mucking up the bottom sediments and uprooting plants.
Groups of these large goldfish were recently found in Keller Lake. pic.twitter.com/Zmya2Ql1E2— City of Burnsville (@BurnsvilleMN) July 9, 2021
Come la carpa, infatti, il pesce rosso si riproduce con incredibile rapidità e può sopravvivere anche con livelli molto bassi di ossigeno durante il rigido inverno del Nord America. «A molti potrebbero sembrare un’innocua presenza nei laghi e nei fiumi, ma non lo sono», hanno spiegato gli esperti delle risorse naturali del Minnesota che da anni hanno inserito il pesce rosso tra le specie invasive.
Esemplari di dimensioni e peso monstre
Impressionanti anche le dimensioni che questi pesci possono raggiungere una volta liberati dalle bocce di vetro e dagli acquari di casa. In Virginia, infatti, i funzionari della fauna selvatica hanno rinvenuto un esemplare di circa 40 centimetri. Nel 2013, invece, alcuni pescatori del lago di Tahoe, nelle montagne della Sierra Nevada, tra California e Nevada, si erano imbattuti in un pesce rosso di due chilogrammi. Già lo scorso novembre i funzionari della contea di Carver, sempre in Minnesota, avevano prelevato 50 mila esemplari da laghi e bacini locali. Il responsabile della gestione delle acque, Paul Moline, aveva spiegato che i pesci rossi «sono una specie poco studiata» con «un alto potenziale di impatto negativo sulla qualità dell’acqua». Il problema non riguarda però solo il Minnesota, ma ha già colpito Virginia e Washington, e ora si sta presentando persino in Canada e Australia.
I costi per bonificare fiumi e laghi dai pesci rossi
A preoccupare sono anche i costi per “bonificare” i corsi d’acqua. La contea di Carver è stata costretta a sborsare 88 mila dollari a una società di consulenza per mettere a punto un piano per eliminare i pesci rossi. Già nel 2018 inoltre, lo Stato di Washington aveva pagato circa 150 mila dollari per la bonifica di un lago vicino alla città di Spokane. La distruzione ecologica provocata dagli animali domestici non è purtroppo nuova. Il pesce leone carnivoro, originario dell’Indo-Pacifico ma che si ritiene sia stato rilasciato dai cittadini della Florida dopo l’uragano Andrew nel 1982, è stato responsabile della scomparsa di dozzine di specie ittiche caraibiche.