Perù, il premier Aníbal Torres loda Adolf Hitler e scatena l’indignazione generale
L'apprezzamento del primo ministro peruviano per i piani infrastrutturali del Führer e di Mussolini hanno fatto scoppiare una polemica che ha coinvolto la delegazione israeliana a Lima e l'Associazione Ebraica. Invitato a scusarsi, il 79enne ha detto di essere stato frainteso.
Negli ultimi giorni il primo ministro peruviano Aníbal Torres è finito al centro delle polemiche per aver elogiato pubblicamente Adolf Hitler, sostenendo che al dittatore nazista andasse riconosciuto il merito di aver trasformato la Germania nella «prima potenza economica al mondo».
Perché Aníbal Torres ha citato Adolf Hitler e Benito Mussolini
La frase è stata pronunciata nel contesto di un discorso relativo alla necessità di definire un piano di infrastrutture, simile a quello adottato dal dittatore tedesco, per dare una scossa all’economia del Perù. «Senza vie di comunicazione una nazione non può crescere», ha spiegato Torres all’inizio della riunione straordinaria del Consiglio dei ministri convocata nella città andina di Huancayo, «sono un po’ come le vene e le arterie per l’essere umano, essenziali per sopravvivere e andare avanti». Ed è stato proprio a questo punto che il politico, oltre a citare l’esempio tedesco, ha fatto riferimento anche all’Italia e a Benito Mussolini. «Italia e Germania, all’epoca, erano proprio come noi ma dopo aver visitato il Nord assieme a Mussolini e aver visto l’autostrada costruita da Milano a Brescia, Hitler è ritornato in patria e ha riempito il Paese di infrastrutture stradali e aeroporti, dando avvio alla ripresa economica», ha concluso.
Escándalo en Perú: el jefe del Gabinete de Ministros elogió a Hitler y lo puso como ejemplo https://t.co/17lBsC4iu6 pic.twitter.com/UUoIGggxOm
— Monitoreamos (@monitoreamos) April 7, 2022
La reazione dell’ambasciata israeliana e dell’Associazione Ebraica del Perù
In una settimana particolarmente complicata per il governo di Pedro Castillo, alle prese con una grave crisi politica causata dall’incremento dei prezzi di carburante e fertilizzanti acuita dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, l’affermazione inopportuna di Torres ha peggiorato ulteriormente la situazione, sollevando l’indignazione di diverse istituzioni. In particolare dell’ambasciata israeliana di Lima, che si è messa a capo di una vera e propria protesta contro il premier. «I regimi che hanno seminato morte e terrore non possono essere utilizzati come esempio di progresso», si legge nel comunicato stampa riportato dal Guardian, «Hitler ha ucciso sei milioni di ebrei e tesserne le lodi non è altro che un’offesa alle vittime di una tragedia mondiale».

Non è mancato neppure l’intervento dell’Associazione Ebraica del Perù che, attraverso il portavoce Jack Falkon, ha dato sfogo alla sua rabbia: «Frasi del genere sono terribili e oltraggiose non solo per la comunità ebraica ma per tutti i peruviani», ha commentato ai microfoni di Epicentro TV, «non si poteva trovare un altro esempio? Siamo la terra degli Inca, parliamo di loro e della loro enorme rete stradale». La gravità dell’episodio, per Falkon, richiederebbe un’ammenda sincera e non delle giustificazioni forzate, soprattutto per le conseguenze che potrebbe avere su chi, per questioni anagrafiche, non conosce la storia: «Se un bambino, ancora all’oscuro di tutto, sente il premier lodare Hitler, finisce per convincersi che quell’uomo sia un personaggio a cui ispirarsi. È un pericolo da non sottovalutare. Le mezze scuse servono a poco, bisogna chiedere perdono per bene. Soprattutto se ricopri una carica di un certo rilievo e rappresenti un intero popolo».
La difesa di Torres
Intanto, Torres ha precisato che le sue intenzioni sono state travisate e si è offerto di scusarsi personalmente con l’ambasciatore israeliano Asaf Ichilevich. «Non dobbiamo fraintendere le cose, non volevo proporlo come modello da seguire, anche perché ho detto chiaramente si trattasse di un criminale», ha sottolineato. In realtà, quella delle allusioni a Hitler pare quasi essere un’abitudine recidiva: il 18 marzo scorso, infatti, il primo ministro aveva paragonato l’ex presidente Alberto Fujimori al dittatore in merito alla decisione della Corte Costituzionale di ripristinare la grazia ottenuta dall’ex sovrano nel 2017 e sospesa dalla Corte interamericana dei diritti umani.
#Israel le agradece al Primer Ministro Aníbal Torres por sus disculpas públicas y estaremos gustosos de sostener una reunión con usted.
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