Doha Zaghi, l’attrice fetish nota come Lady Demonique, non ha alcuna intenzione di lasciare la strada verso la politica intrapresa nelle scorse settimane. La performer e modella, come lei stessa si definisce, aveva annunciato la sua candidatura al Consiglio comunale di Como, salvo essere poi scaricata dal suo partito, Azione, e dal leader Carlo Calenda. Il secco no dell’ex ministro, che aveva dichiarato di non essere a conoscenza delle attività dell’attrice, non l’ha però demoralizzata. Dopo aver criticato la sua scelta, Doha Zaghi ha deciso di riprovarci. Stavolta, però, la candidatura ha ancora maggior peso: non più da consigliere comunale ma da sindaca del Comune di San Bartolomeo Val Cavargna, nel Comasco.

Doha Zaghi ci riprova: candidata sindaca di un Comune nel Comasco
A sostenere il percorso della performer fetish c’è la lista del Partito Gay Lgbt+ – Solidale Ambientalista Liberale. Doha Zaghi intraprende la corsa alla poltrona di sindaca di San Bartolomeo Val Cavargna e lo fa dopo un ricorso al Tar. Sì, perché la lista, presentata a poche ore dalla chiusura dei termini, non ha ricevuto il numero di firme corretto a causa di un problema con il conteggio degli abitanti. Il partito ha presentato l’istanza e la lista è stata riammessa dal Tar di Milano. Lady Demonique, quindi, c’è: è candidata e sfiderà Eleonora Bari, vicesindaco uscente.
Doha Zaghi: «Polemiche alle spalle, pensiamo al futuro»
La performer e attrice parla già da candidata ed esprime tutta la propria gioia per il ricorso andato a buon fine. «Potrò finalmente fare politica in maniera attiva e dedicarmi alla campagna elettorale a San Bartolomeo Val Cavargna», dichiara Doha Zaghi, «Finalmente questo accanimento nei miei confronti ha avuto uno stop, una fine che ci auguriamo possa essere definitiva; ora l’unica cosa a cui voglio dedicarmi è la realizzazione di un progetto legato all’ambiente, all’energia e alle persone di questo paese immerso nel verde. Ringrazio tutte le persone che mi hanno contattata da San Bartolomeo e che son rimasti con me con il fiato sospeso in attesa dell’esito. Ora pensiamo al futuro e lasciamoci le polemiche alle spalle e pensiamo alle azioni».
