Sentieri carichi di suggestioni, percorsi battuti dai pellegrini e in origine spesso pensati per raggiungere luoghi di culto. Itinerari rimasti immuni all’incedere del tempo e all’avanzare frenetico del progresso. Zaino in spalla e scarpe comode, dalle strade di Carlo Magno ai paesaggi di Giorgione e San Francesco cinque percorsi individuati da Tag43, per una vacanza all’insegna del benessere fisico e spirituale.
I 5 cammini per una vacanza all’insegna del benessere fisico e spirituale
1- Cento chilometri sulle orme di Carlo Magno
Il Cammino di Carlo Magno è legato a una leggenda quattrocentesca, secondo la quale il re avrebbe sconfitto i pagani, fondando diversi luoghi di culto. Si snoda nella val Camonica, da Lovere, centro bergamasco affacciato sul lago d’Iseo, a Ponte di Legno, nel bresciano, vicino al passo del Tonale. In mezzo, antichi sentieri dedicati al sovrano carolingio, che pare abbia attraversato paesaggi lacustri, collinari, montani. L’itinerario, che dal 2018 è attrezzato con segnaletica e punti di ristoro, si sviluppa verso la montagna per circa cento chilometri, con cinque tappe principali, toccando chiese, borghi e siti storici. Tra le soste spettacolari figurano il lago Moro, sopra Darfo Boario Terme e i parchi delle incisioni rupestri. www.visitbrescia.it
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2- Nella Marca Trevigiana alla ricerca dei cento orizzonti
Il panorama collinare della Marca Trevigiana sembra uscito dai quadri di Giorgione ed è caratterizzato dai filari da cui nasce il Conegliano Valdobbiadene, prosecco superiore esportato in tutto il mondo. Fra i borghi che meritano di essere raggiunti a piedi, Montebelluna, dove all’interno di Villa Correr Pisano è allestito il Memoriale della Grande guerra, e Castelfranco Veneto, paese natale del pittore rinascimentale. Qui a Giorgione è dedicata una casa museo, all’interno dell’abitato signorile circondato dall’antico fossato e dalle mura merlate. Ma ha fascino da vendere anche Asolo, il centro esoterico definito dal Carducci la città dai cento orizzonti, che ha incantato fra gli altri Robert Browning, Igor Stravinsky, Eleonora Duse. www.prosecco.it
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3- Val d’Orcia, il sentiero dei pellegrini
Tutta la via Francigena, che attraversa il nostro Paese e nel medioevo collegava Roma al resto dell’Europa, vanta tappe cariche di spiritualità e suggestioni, legate al credo dei tanti pellegrini che pur di approdare alla Città Eterna, rischiavano l’incolumità, la salute e, addirittura, la vita. Il tracciato che taglia la Val d’Orcia, nel senese, conta però un panorama unico, tutelato dall’Unesco perché ridisegnato dall’uomo, con castelli, filari di cipressi, vigneti, casolari in pietra. Oltre al borgo fortificato di Radicofani, vale una visita San Quirico d’Orcia, che mantiene la fisionomia medievale, grazie alle mura e all’impianto viario. Ma una tappa va fatta anche a Bagno Vignoni, località termale che si snoda non attorno a una piazza, ma a una monumentale vasca d’acqua sulfurea. www.viefrancigene.org
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4- Tra Umbria e Toscana, seguendo l’esempio di San Francesco
È un’esperienza toccante, seguire le tracce di San Francesco, attraverso le località in cui ha meditato e compiuto scelte di vita controcorrente. Il circuito che muove dal santuario di La Verna, nell’aretino, ad Assisi, è ricco di angoli che rivestono un particolare significato simbolico. A partire proprio dalla chiesa nella quale il Santo ricevette il dono delle stimmate. A Chiusi della Verna, poi, al riparo dal mondo grazie alla foresta, il Poverello si ritirava per pregare e fare penitenza. L’itinerario tocca anche Sansepolcro, il centro aretino che ha dato i natali a Piero della Francesca. Ai piedi dell’Appennino Toscano c’è Città di Castello (Pg), dove il frate fece una delle sue soste, e Gubbio, che ha fatto da sfondo all’episodio in cui il santo ammansì il lupo. www.viasanfrancesco.com
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5- Vette a forma d’aquila sulle Piccole Dolomiti Lucane
Nel cuore della Basilicata svettano le Piccole Dolomiti Lucane, spettacolari guglie nate dal mare nel Miocene, 15 milioni di anni fa, con sagome che ricordano la civetta o l’aquila reale. Da Castelmezzano e Pietrapertosa, in provincia di Potenza, si dipanano sentieri alla scoperta di un paesaggio straniante: le cime sono prive di vegetazione, più in basso si possono incrociare la valeriana rossa e la lunaria annua, pianta erbacea nota come occhiali del papa, con fiori a corolla gialla. Ma con un pizzico di fortuna è possibile vedere fra angoli nascosti esemplari di nibbio reale o falco pellegrino, che nidificano nel silenzio. www.volodellangelo.com
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