Pensione anticipata 2022, cosa cambia

Matteo Innocenti
17/01/2022

Opzione Donna, Ape Sociale e l'addio a Quota 100: le novità introdotte dal Governo con la legge di Bilancio.

Pensione anticipata 2022, cosa cambia

Il 2022 ha portato con sé una nuova riforma delle pensioni, che introduce una revisione del sistema previdenziale italiano. La novità più importante è il superamento di Quota 100, che diventa Quota 102, ma solo per un anno. Il Governo ha poi rinnova per un ulteriore annualità Opzione Donna, così come la proroga dell’APE Sociale, con ampliamento della platea dei beneficiari.

Pensione anticipata, ecco Quota 102

Il grande cambiamento previsto dalla legge di Bilancio è il “pensionamento” di Quota 100, con l’ingresso di Quota 102: è riconosciuto il diritto alla pensione anticipata al raggiungimento, entro il 31 dicembre 2022, di un’età anagrafica di almeno 64 anni e di un’anzianità contributiva minima di 38 anni. Si calcola che nel 2022 questo cambiamento possa interessare 16.800 lavoratori.

Pensione anticipata, rinnovata Opzione Donna

Un altro canale di uscita anticipata dal lavoro è Opzione Donna. Prorogata dalla legge di Bilancio 2022, il trattamento pensionistico anticipato è riservato alle alle lavoratrici dipendenti e autonome che hanno compiuto rispettivamente 58 e 59 anni nel 2021 e che possono contare su 35 anni di contributi. Ai fini del conseguimento della pensione è richiesta la cessazione del rapporto di lavoro dipendente. Non è invece richiesta la cessazione dell’attività svolta in qualità di lavoratrice autonoma. Bisogna aver raggiunto i requisiti entro la fine del 2021: la domanda va presentata online all’Inps attraverso il servizio dedicato, oppure tramite contact center.

Pensione anticipata, prorogato Ape Sociale

Anche l’Ape Sociale viene prorogato, per un ulteriore anno. Il trattamento consente a determinate categorie di lavoratori (disoccupati, invalidi, coloro che assistono familiari con disabilità, addetti a lavori gravosi) di accedere alla pensione a dai 63 anni, con anzianità contributiva da 30 a 36 anni, a seconda della tipologia. Proroga, con ampliamento della platea dei beneficiari: tra i lavori usuranti ci sono adesso anche magazzinieri, estetisti, agricoltori, insegnanti di scuola primaria e pre-primaria, tecnici della salute. Ulteriore agevolazione per operai edili e ceramisti, che possono uscire con 32 anni di contributi. La platea dei beneficiari di Opzione Donna e Ape Sociale, in tutto, dovrebbe essere poco superiore alle 55 mila unità.