Pesanti accuse di pedofilia sulla Chiesa cattolica. Nello stato americano dell’Illinois, 451 preti e funzionari laici avrebbero abusato sessualmente di 1997 bambini a partire dal 1950. Un numero ben al di sopra degli appena 103 già riconosciuti dalla stessa chiesa prima dell’inizio delle indagini nel 2018. È quanto emerge dalle quasi 700 pagine di un report pubblicato nella giornata di ieri 23 maggio dal procuratore generale Kwame Raoul. Il resoconto riporta nomi e diocesi dei sacerdoti e testimonianze dirette delle vittime che in gran parte dei casi hanno riportato disturbi mentali dopo le violenze. Si ritiene che la Curia fosse a conoscenza di diversi episodi, ma avrebbe ignorato le denunce e trasferito i colpevoli da una parrocchia all’altra invece di rimuoverli.

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Pedofilia in Illinois, 275 presunti pedofili solo a Chicago
Il rapporto di Kwame Raoul è frutto di quasi cinque anni di ricerca, in cui assieme ai suoi collaboratori ha visionato circa 100 mila pagine di fascicoli contenenti notizie di abusi. «Nel corso dell’indagine, abbiamo intervistato più di 600 vittime tramite mail, telefonate e incontri», ha scritto il procuratore dell’Illinois in un comunicato. «Ogni storia ha ricevuto la giusta attenzione e rispetto, aiutando chi coraggiosamente ha deciso di farsi avanti». Nel dettaglio, l’indagine ha rilevato 275 pedofili nella sola arcidiocesi di Chicago. Il «più famigerato pedofilo dell’Illinois» è stato padre Daniel McCormack, colpevole di 104 violenze sessuali sui minori e condannato nel 2007 a cinque anni di carcere. Gran parte di esse risalgono agli Anni 80, durante la sua formazione sacerdotale in seminario. Nonostante la Chiesa fosse a conoscenza dei reati, non lo ha mai spogliato dall’abito religioso, spostandolo più volte in varie parrocchie.
Since the investigation begun, over 25 members of our staff —including attorneys, policy advisors, investigators and support staff—have dedicated countless hours over 4 ½ years to thoroughly investigating and finalizing the Clergy Report we released today: https://t.co/bXNv6QvDTN pic.twitter.com/8B0tncwHtI
— Illinois Attorney General (@ILAttyGeneral) May 23, 2023
I restanti casi si dividono quasi equamente fra Belleville, Springfield, Joliet, Peoria e Rockford. Anche in questo caso, la Chiesa avrebbe ignorato le denunce dei minori, ripetendo lo stesso modus operandi di Chicago. «Hanno avuto la possibilità di sistemare le cose, più volte, ma hanno sbagliato tutto», ha sottolineato una vittima di abusi. Il procuratore generale Raoul ha ribadito nel comunicato il suo sentito ringraziamento nei confronti di tutti i «sopravvissuti» che hanno raccontato la loro storia con coraggio. «Senza di loro, nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile». I dati non rappresentano tuttavia un punto di arrivo, ma un nuovo inizio per altre indagini che nel corso degli anni intendono consegnare alla giustizia tutti i colpevoli di pedofilia.
Da Chicago a Rockford, la risposta della Chiesa fra scuse e critiche
Immediata la risposta delle varie diocesi, che hanno commentato alla Cnn la pubblicazione del rapporto. Spicca la posizione del cardinale Blase J. Cupich, arcivescovo di Chicago. Pur dicendosi personalmente impegnato nella lotta alla pedofilia, ha criticato lo studio dicendo che «non è saggio concentrarsi soltanto sulla Chiesa». In parallelo, Rockford e Springfield hanno espresso vicinanza alle vittime, sottolineando l’importanza di «denunciare i peccati di alcuni ecclesiastici». Michael McGovern, vescovo di Belleville, ha confermato che nessuno dei sacerdoti presenti nel rapporto è attualmente attivo nella diocesi. Discorso simile per Peoria, che ha annunciato «cambiamenti significativi per rendere la Chiesa sicura per i bambini». Nessun commento infine da Joliet.