«Sono entrato nella stanza affermando di voler assistere come era permesso ai colleghi di maggioranza. Sono stato intimato ad uscire con urla da Macelloni, successivamente il Sindaco mi ha afferrato per la gola, stringendo fino a provocarmi dolore, poi mi ha spinto verso la porta, mi ha sbattuto la porta addosso mentre ero a contrasto con lo spigolo e successivamente me l’ha pigiata contro. Mi ha inoltre minacciato dicendo che se avessi riferito il fatto mi avrebbe denunciato ‘Per calunnie, perché qui non ha visto niente nessuno’. I consiglieri comunali ed il segretario comunale hanno assistito alla scena senza intervenire». È la denuncia sui social da parte di un consigliere di Peccioli, che sarebbe stato aggredito durante una lite in consiglio comunale lo scorso 30 dicembre.
Peccioli, lite in consiglio comunale: parte la denuncia per aggressione
«Richiesto l’intervento dei Carabinieri e terminati gli adempimenti del Consiglio, mi sono recato al Pronto Soccorso, dove mi sono stati diagnosticati un trauma cervicale ed escoriazioni, con una prognosi di cinque giorni. Ho sporto regolare denuncia la mattina successiva presso la Caserma dei Carabinieri di Peccioli» continua il consigliere.

«Si tratta di un fatto di inaudita gravità, a fronte del quale ho intrapreso i doverosi contatti con la Prefettura di Pisa rappresentando che sento minacciata la mia incolumità personale in ordine allo svolgimento della mia attività politica e che non mi sento più nella capacità di adempiere con serenità al mio mandato, chiedendo un intervento e la valutazione dello scioglimento del Consiglio Comunale con commissariamento. Chiedo a Macelloni le scuse formali, a riparazione del danno causato ai cittadini che rappresento attraverso la violenza usata su di me, e lo invito a rassegnare quanto prima le sue dimissioni» aveva poi concluso, postando la foto della denuncia e della presunta aggressione.
Cosa è successo
«Un fatto gravissimo. Questa mattina mi sono recato in Comune per ottenere l’audio della seduta, mi è prima stato detto che non c’era e poi che non potevo averlo prima di qualche giorno. Intervenuti i carabinieri, l’audio è stato successivamente pubblicato sul sito del comune ed è interamente coperto da un fruscio ad altissimo volume» scrive in un altro post ieri, 2 gennaio, il consigliere comunale.

«Non avrei mai pensato si potesse arrivare a questi livelli di falsificazione per fare lotta politica. (…) Per fortuna al consiglio comunale c’erano molte persone e non sarà difficile ricostruire le cose nelle sedi opportune. Mi attiverò immediatamente per tutelare la mia onorabilità è quella del consiglio comunale in tutte le sedi comprese quelle giudiziarie» risponde il sindaco 72enne Renzo Macelloni.