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Pd, Fioroni lascia dopo la vittoria di Schlein: «Non è più il partito che avevamo fondato»

L’ex ministro è il primo a salutare il Partito democratico dopo l’elezione della nuova segretaria, parlando di «fine di un ciclo politico». Anche il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, perplesso ma resta nel Pd: «Dipenderà da lei».

27 Febbraio 2023 14:59 Redazione
Pd, Fioroni lascia dopo la vittoria di Schlein: «Non è più il partito che avevamo fondato». Tra i big, perplessità anche di Gori: «Se resto dipende da lei»

La vittoria di Elly Schlein alle primarie del Pd non ha reso felici tutti i membri del partito. C’è una schiera di dem, composta da chi aveva appoggiato Stefano Bonaccini, che adesso esprime perplessità o addirittura ha già deciso di lasciare. Nel primo caso di tratta, ad esempio, del sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Nel secondo, invece, dell’ex ministro dell’Istruzione Beppe Fioroni, che a poche ore dall’elezione della prima segretaria donna del Partito democratico ha deciso di salutare, come spiega all’Adnkronos: «Sono sempre stato con le valigie in mano e stavolta è arrivato il momento».

Pd, Fioroni lascia dopo la vittoria di Schlein: «Non è più il partito che avevamo fondato». Tra i big, perplessità anche di Gori: «Se resto dipende da lei»
Elly Schlein (Getty)

Fioroni, addio al Pd: «Non è più il partito che avevamo fondato»

Dopo aver sostenuto Stefano Bonaccini, battuto però da Elly Schlein, Beppe Fioroni ha deciso di lasciare. E spiega così all’Adnkronos il motivo: «Io sono sempre stato uno con le valigie in mano e stavolta prendo atto che è arrivato il momento». Racconta che con Schlein «nasce un nuovo soggetto che non è più il Pd che avevamo fondato e prendo atto della marginalizzazione dell’esperienza popolare e cattolico democratica». E sottolinea che il nuovo corso è «la fine di un ciclo politico. Lei ha detto “Bonaccini fa perfino le iniziative con Fioroni…”, che spazio può esserci per noi?».

Il futuro di Fioroni: «Costruiremo nuovo progetto politico»

«Non possiamo arrenderci», prosegue poi Fioroni. «Anzi, quanto accaduto deve essere visto come una chiamata all’azione per noi cattolici democratici. Insieme ad altri amici abbiamo dato vita a un network in cui ricostituiamo l’area popolare che era stata divisa e di cui in questo Paese riteniamo ci sia bisogno. Dobbiamo lavorare per costruire un nuovo progetto politico, che sia in grado di rappresentare le ragioni e le passioni di un elettorato senza più voce».

Pd, Fioroni lascia dopo la vittoria di Schlein: «Non è più il partito che avevamo fondato». Tra i big, perplessità anche di Gori: «Se resto dipende da lei»
Beppe Fioroni durante un’intervista (Youtube)

Gori: «Elly ha saputo coinvolgere giovani e donne»

Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, interviene invece a Omnibus, su La7: «Me l’aspettavo? Un po’ sì. Nella parte finale della campagna congressuale, nella vigilia percepivo un diverso clima su fronte di Schlein. Si capiva che c’era stata una mobilitazione di nuovi soggetti. Su di lei avevo notato un clima diverso. Ha vinto Elly perché è risultata più nuova, ha saputo coinvolgere giovani e donne e questo è un suo merito». E sulla permanenza nutre qualche perplessità: «Dipende da lei se il Pd sarà ancora il mio partito».

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