Il consigliere della Regione Lazio, Alessio D’Amato, ha presentato le dimissioni dall’Assemblea Nazionale del Pd. «Ho comunicato a Stefano Bonaccini le mie dimissioni. Brigate e passamontagna anche No. È stato un errore politico partecipare alla manifestazione dei 5S. Vi voglio bene, ma non mi ritrovo in questa linea politica», ha scritto sui social, contestando la la scelta della segretaria dem, Elly Schlein, di prendere parte al corteo del Movimento 5 stelle che si è tenuto ieri a Roma.
Ho comunicato a Stefano Bonaccini le mie dimissioni dall’Assemblea Nazionale del PD. Brigate e passamontagna anche No. È stato un errore politico partecipare alla manifestazione dei 5S. Vi voglio bene, ma non mi ritrovo in questa linea politica.
— Alessio D’Amato (@AlessioDAmato_) June 18, 2023
A febbraio si era candidato alla presidenza della Regione Lazio
«Vi voglio bene, ma non mi ritrovo in questa linea politica. Continuo a lavorare per una alternativa ai sovranisti e ai populisti», ha aggiunto poi D’Amato. Elly Schlein, che inizialmente si era tenuta fuori, ha poi deciso di prendere parte al corteo dopo una telefonata con Giuseppe Conte. Quel «brigate e passamontagna» è un riferimento al discorso di Beppe Grillo, contestato sia dalla maggioranza che da buona parte dell’opposizione. D’Amato, ex assessore alla Sanità di Nicola Zingaretti, a febbraio si era candidato alla presidenza della Regione Lazio.

Il discorso per il quale Beppe Grillo è finito nella bufera
«Volete il leader, ma siate i leader di voi stessi. Fate le brigate di cittadinanza, mettete il passamontagna e di nascosto andate a fare i lavoretti, mettete a posto marciapiedi, aiuole, tombini. Fate il lavoro e scappate. Reagite!», ha detto Grillo sul palco del Movimento 5 Stelle, incitando poi i suoi lanciando la battaglia del reddito universale contro quella che sarà, secondo il fondatore pentastellato, «la pandemia dell’intelligenza artificiale».
