Inseguiti, insultati e minacciati. Due giovani, Luca e Nicolas, hanno denunciato sui social l’aggressione subita non appena arrivati a Pavia, dove la coppia avrebbe semplicemente voluto fare un giro. Non appena arrivati alla stazione, però, i ragazzi sono stati aggrediti da un passante, soltanto perché gay. L’uomo ha rivolto ai giovani diversi insulti: «Gay di m…», «Fro… di m….», costringendoli alla fuga. Ma non appena i due hanno accelerato il passo, ha cominciato a correre anche lui, rivolgendo loro frasi come «mettiti la minigonna e torna a casa». Come lo stesso Luca denuncia sui social, con un reel Instagram che è già diventato virale, nessuno è intervenuto, nemmeno quando l’aggressore ha ripetuto più volte: «Vuoi vedere come ti ammazzo?».

La rabbia dei giovani: «Siamo stufi»
Luca, dal suo account Instagram mr. Wegan, ha pubblicato l’intera sequenza relativa all’aggressione. Una fuga di 2 minuti che sembrano un’eternità, condita da insulti e minacce. A corredo scrive: «Questo è ciò che è ci successo ieri alla stazione di Pavia. Sono davvero stufo di episodi di omofobia in Italia, tra la completa indifferenza di tutti. A cosa serve il Pride Month? A far vedere che noi esistiamo è tutto questo deve smettere di essere la normalità!». Giugno è proprio il mese del Pride e in molte città italiane si scenderà in piazza per manifestare a favore dei diritti della comunità Lgbtqia+. Al primo post sono seguiti altri due video in cui Luca si sfoga, stanco e amareggiato, accusando anche chi non è intervenuto e ha lasciato correre: «Sono abbastanza stufo di questi attacchi per come uno è e uno va in giro. Sono vestito tra virgolette normale. Sono stuto di sentirmi urlare queste cose e di dover scappare dalle persone semplicemente perché sono me stesso, senza fare nulla. Mi fa arrabbiare l’indifferenza totale di tutte le persone che erano lì in stazione e non hanno detto niente o non hanno nemmeno tentato di darci aiuto, come fosse normale».

Luca Caputa: «Poi dicono che non c’era bisogno del ddl Zan»
A intervenire sulla vicenda è stato anche Luca Caputa, tra i fondatori del movimento I Sentinelli di Milano. «Questo succede a Pavia. Questo succede quando due ragazzi gay decidono di camminare a testa alta e alla luce del sole. Insultati, inseguiti, minacciati. Solo perché gay. Poi ti vengono a dire che i Pride non servono a nulla, che del ddl Zan non c’era bisogno. Italia, giugno 2023», scrive rilanciando il video e alimentando il dibattito.
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