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I 22 mesi da incubo di Patrick

Dopo quasi due anni in cella in Egitto Zaki è pronto per essere liberato. Dall’arresto in aeroporto al Cairo alla richiesta di scarcerazione: la cronistoria della vicenda.

8 Dicembre 2021 10:338 Dicembre 2021 14:37 Redazione
Patrick Zaki: processo rinviato al 7 dicembre

Dopo quasi due anni di calvario, l’incubo di Patrick George Zaki, lo studente egiziano dell’università di Bologna sotto accusa per diffusione di false informazioni attraverso articoli giornalistici e detenuto in carcere esattamente da 22 mesi, è finito. Il ricercatore è uscito di prigione l’8 dicembre, benché ancora non assolto. La prossima udienza del processo in Egitto fissata al primo febbraio prossimo. La felicità per la scarcerazione ha fatto quasi dimenticare che il ragazzo rischia ancora cinque anni di reclusione. Tutto resta ancora sospeso e indecifrabile, come quasi sempre in Egitto. L’unica cosa certa è che il rilascio senza obbligo di firma decretato dal giudice monocratico non può essere impugnato dalla procura. Ecco le tappe della vicenda dall’arresto del 7 febbraio 2020 alla decisione sulla scarcerazione.

Dall’arresto alla decisione sulla scarcerazione, i 22 mesi in Egitto di Zaki

7 FEBBRAIO 2020. Patrick arriva in Egitto una breve vacanza in famiglia prima di tornare a Bologna e proseguire gli studi nel master europeo ‘Gemma’. Viene fermato all’aeroporto al Cairo intorno alle 4.30 di notte e, secondo le denunce di attivisti e legali, sottoposto a torture durante un interrogatorio su questioni legate al suo lavoro e al suo attivismo per i diritti Lgbt.

8 FEBBRAIO. È il giorno della formalizzazione dell’arresto in Egitto e della breaking news che arriva anche in Italia. Il ricercatore compare a Mansura, sua città natale, in stato di arresto per un mandato di cattura emesso nel 2019. Per lui 15 giorni di custodia cautelare. Da una petizione su Change.org inizia la mobilitazione internazionale per chiederne la liberazione. Tra le accuse formalizzate: istigazione alla violenza, alle proteste, al terrorismo, gestione di un account social che punta a minare la sicurezza pubblica.

9 FEBBRAIO. ‘Libertà per Patrick’, flash-mob in piazza Maggiore a Bologna. L’Università di Bologna costituisce un gruppo di crisi. La Farnesina monitora.

12 FEBBRAIO. Si muove l’Europa. Sassoli chiede che Zaki sia rilasciato subito. Intervengono i genitori di Giulio Regeni: “I governi ne tutelino l’incolumità”.

14 FEBBRAIO. Il Cairo reagisce. Il Parlamento egiziano assicura che Zaki “ha pieni diritti” e bolla quella di Sassoli come una “inaccettabile ingerenza”.

17 FEBBRAIO. Corteo a Bologna, partecipano in 5mila.

22 FEBBRAIO. È il primo rinnovo di 15 giorni di custodia cautelare. Zaki in aula si difende: “Non ho mai scritto i post per i quali mi accusate”.

2 MARZO. Patrick si fa sentire dal carcere: “Sto bene ma ridatemi i miei libri”.

5 MARZO. Zaki viene trasferito al carcere di Tora al Cairo.

23 MARZO. La famiglia lancia un appello: “Soffre d’asma ed è a rischio per il coronavirus”. Cominciano anche i rinvii delle udienze, “causa Covid-19”. Le visite per la pandemia sono interrotte dal 7 marzo.

16 GIUGNO. Patrick trascorre in carcere il suo 29esimo compleanno.

13 LUGLIO. Il Tribunale egiziano dispone il rinnovo della custodia cautelare, stavolta per 45 giorni.

29 AGOSTO. Patrick riceve la prima visita in carcere dopo 5 mesi e mezzo.

2 DICEMBRE. Nella mobilitazione internazionale irrompe un video dell’attrice di Hollywood Scarlett Johansson che chiede libertà per Zaki.

21 DICEMBRE. Lo sfogo di Patrick in prigione: “Sono esausto fisicamente e depresso”.

11 GENNAIO 2021. Patrick George Zaki diventa cittadino onorario di Bologna.

1 FEBBRAIO. L’ennesima doccia fredda: altri 45 giorni di custodia cautelare.

5 FEBBRAIO. Il sogno della cittadinanza italiana: è l’appello lanciato da una petizione online di cittadini e studenti, cui si unisce la famiglia di Patrick.

7 FEBBRAIO. Patrick da un anno esatto in cella lancia un appello agli amici e agli attivisti: “Lottate per me”.

5 APRILE. “Zaki sta male”, i legali chiedono il cambio dei giudici, che viene però negato.

14 APRILE. Sì del Senato alla richiesta al governo per la cittadinanza italiana. In aula c’è anche Liliana Segre.

16 GIUGNO. Incubo senza fine, un altro compleanno in carcere.

13 SETTEMBRE. Dopo 19 mesi di custodia arriva il rinvio a giudizio. Zaki va a processo per un articolo sui copti perseguitati in Egitto. Resta in carcere e una nuova udienza è fissata per il 7 dicembre 2021.

16 SETTEMBRE. I compagni del master di Patrick si laureano a Bologna. Alla cerimonia compare la sagoma di Zaki.

7 DICEMBRE. Il tribunale di Mansura ordina la scarcerazione di Patrick ma non lo assolve dalle accuse che gli sono contestate. La prossima udienza del processo viene fissata al primo febbraio 2022.

8 DICEMBRE. Patrick Zaki è libero. È stato scarcerato da un commissariato di Mansura.

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