Tradizioni del passato contadino, riti religiosi, feste paesane. In attesa della Pasqua, Tag43 ha selezionato cinque appuntamenti da Nord a Sud, per celebrare la vita e la rinascita.
Le Corse rusticane di Merano
A Merano, città termale attraversata dal fiume Passirio e amata dalla principessa Sissi, in occasione della Pasquetta si tengono le Corse rusticane che vedono protagonisti i cavalli della zona, gli avelignesi, (Haflinger) soprannominati “biondine“ per via della loro criniera dorata. Precedute al mattino dal corteo di fantini accompagnati dai figuranti in costume d’epoca, le gare si svolgono nel pomeriggio all’ippodromo di Maia. In programma anche spettacoli folcloristici, come quello degli schioccatori di fruste. Il tutto condito da musica e stand all’insegna della buona gastronomia. (www.meranerland.com).

Il Truc di Cividale
Segue regole codificate fin dal Settecento il rituale che si ripropone per Pasqua a Cividale del Friuli. Il gioco del Truc, una sfida che rimanda quelli diffusi nella Germania meridionale e che consiste nel far correre le uova sode, dipinte secondo la tradizione con coloranti naturali estratti da erbe e fiori, in un enorme catino di sabbia dalla forma ovale. Il divertimento si può protrarre anche per una giornata intera, con il coinvolgimento di grandi e piccini (www.cividale.net).

Sulmona e la Madonna che scappa in piazza
Lascia letteralmente senza fiato la cerimonia della Madonna che scappa in piazza, nel cuore di Sulmona. Nella chiesa di San Filippo vengono introdotte le statue degli apostoli Giovanni e Pietro che dovrebbero tentare di convincere Maria a uscire per incontrare il figlio. La domenica di Pasqua i portatori, che vestono gli stessi colori della Vergine, ovvero il bianco e verde, conducono verso il centro della piazza la statua della Madonna che, quando riconosce Gesù, perde la veste del lutto, mostrando gli abiti colorati, mentre si alzano tanti colombi in volo verso il cielo. A questo punto scatta una corsa veloce, ma sincronizzata, che in pochi secondi porta al riavvicinamento fra madre e figlio (www.madonnachescappainpiazza.it).

A Noicattaro la processione dei crociferi
Nel Barese, a Noicattaro, la capitale dell’uva da tavola, nel Giovedì Santo ha inizio uno dei riti più antichi della Puglia. Dalla chiesa della Madonna della Lama il primo crocifero si avvia in processione vestito con un lungo saio scuro, volto coperto, corona di spine sul capo e con i piedi scalzi e incatenati, portando il peso di una grande croce. La sera sul sagrato viene accesa una pira destinata a bruciare fino all’indomani, attorno alla quale la gente si raccoglie in segno di devozione. Altri crociferi percorrono quindi le vie del centro per accostarsi agli altari allestiti nei diversi luoghi di culto, in un cammino accompagnato dalle fiaccole e dal rumore delle raganelle, ruote in legno portate dai bambini. Si tratta di strumenti che ricordano i pretoriani che seguivano Gesù verso Pilato (www.comune.noicattaro.bari.it).

La Pashkët Arbëreshe a Piana degli Albanesi
A Piana degli Albanesi, nel Palermitano, va in scena la Settimana Santa dell’Eparchia o Pashkët Arbëreshe, che comprende una serie di celebrazioni cristiano cattoliche di rito bizantino che si svolgono durante questo periodo in tutti i centri albanesi di Sicilia, raggruppati ecclesiasticamente nell’Eparchia di Piana degli Albanesi, circoscrizione della Chiesa cattolica italo-albanese. Nei giorni che precedono la Pasqua, sono riproposti i momenti della lavanda dei piedi, dell’ultima cena e il Battesimo per immersione che hanno come colonna sonora melodie della cultura albanese. Se la mattina del Venerdì Santo la comunità canta brani evangelici che ruotano attorno alla Passione e alla morte di Cristo, nel pomeriggio si svolge per le vie del borgo la caratteristica processione. Infine la domenica di Pasqua le donne, indossando costumi preziosi tramandati da madre a figlia, distribuiscono uova rosse dipinte e decorate a mano, tra canti e balli (www.pianalbanesi.it).
