Il parroco di Maleo, in provincia di Lodi, non intende sopportare oltre. Don Enzo Raimondi, questo il suo nome, chiude l’oratorio per le troppe bestemmie pronunciate nel cortile e negli spazi comuni, definendo la situazione «intollerabile». Con questa decisione, come riportato da Il Corriere della Sera, il sacerdote ha voluto «dare un segnale forte a quei ragazzi che dicono parolacce e bestemmie, lasciano sporcizia in giro, si comportano da bulli e, se ripresi, ti ridono pure in faccia».

Il parroco di Maleo chiude l’oratorio per le troppe bestemmie
Secondo il quotidiano, non è la prima volta che don Raimondi si trova a dover ricorrere a una misura di questo tipo: «Avevo adottato questo sistema già qualche anno fa. I ragazzini sono sempre uguali, assumono atteggiamenti sbagliati. Per imparare, purtroppo, bisogna prendere misure forti. Sono episodi che capitano in tutti gli oratori», e aggiunge: «Da tempo alcuni adolescenti, che frequentano anche le scuole superiori, hanno iniziato a bestemmiare all’interno dell’oratorio mentre giocavano a pallone. Una situazione che era diventata invivibile, per questo ho deciso di chiudere tutto. Troppa maleducazione».
Oratorio aperto a tutti, ma con educazione
Il parroco ha specificato come «l’oratorio è la casa di tutti. […]. Penso sia una scelta positiva non precludere l’accesso a nessuno. Si chiede una cosa sola: la buona educazione, come in ogni altro luogo. Siamo un paese di 3mila abitanti e questi ragazzi difficili sono un gruppetto di 16-17enni, alcuni anche di fuori», e rassicura «l’oratorio riaprirà a breve e tutto proseguirà come da programma». Tra le idee per evitare le bestemmie, qualcuno avrebbe proposto il ricorso alla consegna di una «tessera per distinguere i bravi ragazzi dai meno bravi».