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Parco Nazionale d’Abruzzo, il mistero dei lupi avvelenati: trovate 9 carcasse, 5 grifoni e 2 corvi

Per gli investigatori sarebbero i cercatori di tartufi o gli allevatori di bestiame a lasciare bocconi avvelenati per far morire i predatori. Le carcasse sono state mangiate dagli uccelli, morti anche loro.

18 Maggio 2023 15:57 Redazione
Parco Nazionale d'Abruzzo, il mistero dei lupi avvelenati: trovate 9 carcasse, 5 grifoni e 2 corvi. Si investiga sulle cause ma sono già state trovate altre esche

Quello del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è un mistero che bisogna risolvere al più presto. Sono state ritrovate le carcasse di 9 lupi, 5 grifoni e 2 corvi imperiali. E si tratterebbe di un effetto domino, perché i lupi sarebbero stati avvelenati mentre i volatili sono morti per aver mangiato la loro carne. Ma come spiega Il Messaggero, in alcune zone del parco sono state trovate anche delle altre esche avvelenate e quindi c’è chi sta indagando per capire chi sia ad avvelenare, con bocconi da un chilo o da mezzo chilo, gli animali. Il cibo sarebbe imbottito di stricnica.

Parco Nazionale d'Abruzzo, il mistero dei lupi avvelenati: trovate 9 carcasse, 5 grifoni e 2 corvi. Si investiga sulle cause ma sono già state trovate altre esche
Un lupo (Getty)

Sammarone: «Veleno minaccia più grande per l’ambiente»

A parlare della vicenda è stato Luciano Sammarone, il direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e colonnello dei carabinieri forestali. Intervistato dal giornale, spiega: «Il criminale utilizzo di veleno, resta la minaccia più grande per l’ambiente, tra tutte quelle legate alle attività antropiche. Il ritorno all’uso del veleno, purtroppo, non è mai scomparso in quella zona. Quasi ogni anno ci sono episodi legati all’avvelenamento. Bisogna andare per esclusione. Non avendo indicazioni precise è chiaro che non si può puntare il dito contro nessuno, ma non escluderei il mondo dell’allevamento o altre attività legate a business montani». E sulle esche: «Avevano un forte odore di sostanza chimica. È confermata, dunque, da una prima analisi macroscopica, l’ipotesi dell’avvelenamento».

Per gli investigatori sarebbero colpevoli i cercatori di tartufi

Diverse le piste battute dagli investigatori, che stanno cercando di capire chi abbia lasciato i bocconi avvelenati in giro. La più accreditata riguarda i cercatori di tartufi, che nonostante sia vietato andare oggi alla ricerca vengono continuamente beccati in giro per il Parco. Ma potrebbero essere stati anche gli allevatori di bestiame, per far diminuire i predatori e non rischiare il proprio gregge. Nella zona in cui sono stati ritrovati i lupi morti, che unisce il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco Naturale Regionale Sirente Velino, ci sarebbero anche degli orsi marsicani.

Parco Nazionale d'Abruzzo, il mistero dei lupi avvelenati: trovate 9 carcasse, 5 grifoni e 2 corvi. Si investiga sulle cause ma sono già state trovate altre esche
Uno dei volatili ritrovati (Twitter)

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