Se avete voglia di passare un po’ di tempo in un’oasi di silenzio, in cui apprezzare esclusivamente il rumore vostri passi, non c’è che l’imbarazzo della scelta. L’Italia d’altronde pullula di parchi naturali e aree protette. Tag43 ne ha scelti per voi 5: vanno dalla montagna della Val d’Aosta al cuore aspro della Sicilia, passando per il mar Ligure, l’Arcipelago toscano e la riserva del Gargano. Qui si possono fare passeggiate a piedi o in bici, godere di panorami unici, e incrociare durante cammino bucolico qualche animale unico.
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I cinque parchi naturali da visitare in Italia
1- Il Gran paradiso tra Val d’Aosta e Piemonte
Il più antico Parco Nazionale di casa nostra, che si estende dalla Val d’Aosta al Piemonte, è nato a metà Ottocento, come riserva di caccia, allo scopo di tutelare gli stambecchi. Ed è un Gran Paradiso di nome e di fatto, dove oggi scorrazzano anche camosci, caprioli, lupi, ermellini. Un ecosistema ricco di pascoli e boschi che si alternano a rocce e ghiacciai. In primavera, lungo tracciati di tutte le difficoltà, sono organizzati safari alpini per famiglie, con l’intento di avvistare simili animali guidati dai ragazzi di NaturAlp (fino al 30 giugno). Ci sono poi le giornate del ricercatore, in cui sotto la supervisione di un esperto si scoprono i segreti e le abitudini dei lupi. www.pngp.it

2- Cinque Terre per un grande parco
È una bellezza di segno diverso, quella che connota il Parco Nazionale delle Cinque Terre, adagiato lungo un tratto spezino di costa ligure, che conta borghi marinari da cartolina come Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso al Mare. Il panorama, con la vegetazione esuberante tipica della macchia mediterranea, è stato plasmato nel corso dei secoli dal lavoro dell’uomo, che ha trasformato pendii accentuati in terrazzamenti, con terreni a striscia coltivati a oliveti. I “cian”, come vengono chiamati, sono sostenuti da muretti a secco che si dipanano per chilometri, connotando un paesaggio, sì antropizzato, ma comunque affascinante. E non è tutto, perché alle Cinque Terre c’è un’Area Marina Protetta viene salvaguardata la straordinaria varietà di specie del mare e della riviera. www.parconazionale5terre.it

3- Le sette isole della riserva marittima più grande d’Europa
Conta le sette isole dell’Arcipelago toscano, a cui si aggiungono speroni rocciosi, la riserva marittima più grande d’Europa. Segni particolari? L’incanto di una natura, particolarmente rigogliosa in tutte le località, che sono anche cariche di storia. Se l’Elba è la destinazione più gettonata e celebre, Montecristo racchiude uno scrigno di biodiversità unico e il Giglio si caratterizza per baie suggestive. Ancora Gorgona fa da cornice a un carcere che è un tutt’uno con la roccia, Capraia mantiene un aspetto selvaggio, Pianosa è un’oasi di silenzio. Chiude il cerchio la meravigliosa Giannutri. www.islepark.it

4- La riserva del Gargano, uno sperone immerso nel verde
La riserva del Gargano, nello “sperone” d’Italia, è una sorta di regione nella regione, con faggi, querce, aceri, lecci che creano un manto verdissimo. Ed è legata a doppio filo alla predicazione di Padre Pio, che proprio qui si è reso protagonista della sua opera. L’area tutelata come Ente Parco Nazionale cinge località balneari quali Vieste e Peschici, nel foggiano, oltre ai gioielli medievali di San Marco in Lamis e del castello svevo di Monte Sant’Angelo. E offre attività che vanno dall’arrampicata alle passeggiate di lunghezza e difficoltà diverse, passando per le pedalate in bicicletta. Il tutto immersi in un paesaggio con beni archeologici che riportano indietro nei secoli. www.parcogargano.it

5- Parco dei Nebrodi, dove osano aquile e grifoni
Nel cuore della Sicilia, il Parco Naturale dei Nebrodi nasconde un ambiente inaspettato, con boschi fitti, vallate ampie, fiumare, che si alternano ad aree umide, in cui è di casa l’unico felino “libero” dello Stivale, ovvero il gatto selvatico, di un’eleganza magnetica. Con un pizzico di fortuna, in quest’oasi compresa fra Messina, Catania ed Enna, si possono avvistare le aquile e i grifoni, che negli anni recenti hanno ricominciato a nidificare. Altre opportunità di visita sono il percorso della Dorsale, che taglia la zona da ovest ad est per circa 70 chilometri, le Rocche del Crasto, formatesi in epoca mesozoica, il sentiero delle sorgenti, o le tappe ai laghi Biviere, Pisciotto e Spartà. www.parcodeinebrodi.it
