Ha parlato di radici, di inclusione e di apertura mentale Papa Francesco durante il suo viaggio in Slovacchia nel corso del suo incontro con i giovani fedeli «Siate radicati e aperti, connessi alla vita, e non solo a internet» ha detto il pontefice rivolto ai ragazzi slovacchi.
Papa Francesco: «Connessi sì, ma alle proprie radici»
Il Papa ha poi aggiunto: «Oggi c’è il pericolo di crescere sradicati, perché siamo portati a correre, a fare tutto di fretta: quello che vediamo in internet può arrivarci subito a casa; basta un clic e persone e cose compaiono sullo schermo. E poi succede che diventino più familiari dei volti che ci hanno generato. Pieni di messaggi virtuali, rischiamo di perdere le radici reali. Disconnetterci dalla vita, fantasticare nel vuoto, non fa bene, è una tentazione del maligno. Dio ci vuole ben piantati per terra, connessi alla vita; mai chiusi, ma sempre aperti a tutti! Radicati e aperti: radicati e aperti».
Papa Francesco: «Non ammalatevi di pessimismo»
Secondo Papa Bergoglio il vero malanno della nuova generazione è il pessimismo. «Non bisogna ammalarsi di pessimismo» ha ammonito il Santo Padre che ha poi spiegato «Un giovane che si ammala di pessimismo ha la faccia di amarezza, il pessimismo ci ammala di amarezza, ci invecchia dentro. Oggi ci sono tante forze disgregatrici, tanti che incolpano tutti e tutto, amplificatori di negatività, professionisti della lamentela. Non ascoltateli, perché la lamentela e il pessimismo non sono cristiani, il Signore detesta tristezza e vittimismo.
Non siamo fatti per tenere la faccia a terra, ma per alzare lo sguardo al Cielo, agli altri, alla società», ha detto Francesco tra gli applausi delle migliaia di ragazzi presenti che hanno seguito il discorso del Papa in italiano tramite la traduzione in slovacco sui maxi-schermi.
Papa Francesco: «L’amore è fedeltà»
Papa Francesco ha ricordato alla nuova generazione che «I grandi sogni non sono l’auto potente, il vestito alla moda o la vacanza trasgressiva. Non date ascolto a chi vi parla di sogni e invece vi vende illusioni: sono manipolatori di felicità».
«L’amore» ha detto ancora il pontefice «Non è avere tutto e subito, non risponde alla logica dell’usa e getta. L’amore è fedeltà, dono, responsabilità. La vera originalità oggi, la vera rivoluzione, è ribellarsi alla cultura del provvisorio, è andare oltre l’istinto e oltre l’istante, è amare per tutta la vita e con tutto sé stessi. Non siamo qui per vivacchiare, ma per fare della vita un’impresa».
«Per favore» ha concluso Bergoglio «Non facciamo passare i giorni della vita come le puntate di una telenovela».