Altra apertura di Papa Francesco nei confronti del mondo arcobaleno, tutt’altro che scontata nella Chiesa Cattolica. Nel corso dell’udienza generale, il Pontefice ha rivolto un pensiero nei confronti di tutti quei ragazzi discriminati per il loro orientamento sessuale, invitando le famiglie «a non nascondersi dietro atteggiamenti di condanna». Bergoglio ha parlato, in generale, alle madri e ai padri alle prese con i problemi dei figli: «Penso in questo momento a tante persone che sono schiacciate dal peso della vita e non riescono più né a sperare né a pregare. San Giuseppe possa aiutarle ad aprirsi al dialogo con Dio, per ritrovare luce, forza e aiuto», ha detto il papa, rivolgendosi ai genitori «di figli che se ne vanno per una malattia e, anche più triste, ragazzi che fanno ragazzate e finiscono in incidenti mortali con la macchina», così come ai genitori di figli gay, che secondo il Pontefice non devono essere né isolati, né condannati.
Papa Francesco, cosa aveva detto nel 2020
Già a ottobre 2020, in occasione dell’anteprima mondiale alla Festa del cinema di Roma del docufilm di Evgeny Afineevsky a lui dedicato, Bergoglio aveva lanciato al mondo un messaggio forte di accettazione delle persone di diverso orientamento sessuale: «Le persone omosessuali hanno il diritto di essere in una famiglia. Sono figli di Dio. Nessuno dovrebbe essere estromesso o reso infelice per questo. Ciò che dobbiamo creare è una legge di convivenza civile. In questo modo sono coperti legalmente. Mi sono battuto per questo».

Papa Francesco su Olocausto e Ucraina
Nel corso dell’udienza, il Papa ha ricordato che domani si celebra la Giornata internazionale della memoria delle vittime dell’Olocausto: «È necessario ricordare lo sterminio di milioni di ebrei e persone di diverse nazionalità e fedi religiose. Non deve più ripetersi questa indicibile crudeltà. Faccio appello a tutti, specialmente agli educatori e alle famiglie, perché favoriscano nelle nuove generazioni la consapevolezza di questo orrore, di questa pagina nera della storia». Il Pontefice ha inoltre invitato i fedeli a pregare per la pace in Ucraina: «Le invocazioni che oggi si levano fino al cielo tocchino le menti e i cuori dei responsabili in terra, perché facciano prevalere il dialogo e il bene di tutti sia anteposto agli interessi di parte».
Papa Francesco, la battuta sul ginocchio
In evidente difficoltà a camminare, il Pontefice ha spiegato ai presenti: «Oggi non potrò andare fra voi per salutarvi perché ho un problema nella gamba destra: si è infiammato un legamento del ginocchio. È una cosa passeggera». Poi la battuta: «Dicono che questo viene solo ai vecchi e non so perché è arrivato a me».