Una battuta che gli sarà sembrata innocua, ma che inevitabilmente ha suscitato polemiche e sta facendo discutere: papa Francesco si è un po’ lasciato andare in un passaggio a braccio ricevendo in udienza le partecipanti alla 70esima Assemblea generale dell’Unione superiore maggiori d’Italia (Usmi), mentre parlava di donne: «È proprio della donna essere generosa. Sì, qualche nevrotica c’è, ma questo un po’ dappertutto. La donna è dare vita, chiamare altri, camminare insieme», ha detto il Pontefice.

Il papa, che prima di Pasqua aveva fatto preoccupare i fedeli per le sue precarie condizioni di salute che l’avevano costretto anche a un ricovero, ha continuato dicendo che «le donne sono coraggiose, sono brave a creare cammini nuovi», ricordando che furono proprio le donne «le prime testimoni della risurrezione del Signore», a dare l’annuncio ai discepoli. Bergoglio ha accennato anche a quelle che ha chiamato «malattie della vita consacrata»: «Vorrei sottolinearne una: l’amarezza. Quello spirito di acidità dentro, amaro, sempre guardando le difficoltà, sempre a fare un monumento al “ma però”, sempre cercando le cose che non vanno. Ma l’amarezza è il cuore del diavolo e il diavolo ci cucina dentro con questo liquore».
Nel 2015 una battuta simile parlando delle suore
Tutto quasi liscio insomma, a parte quella frase stonata. E che già sta agitando le femministe e non solo. Il papa non è nuovo a scivoloni del genere su questo argomento, visto che nel 2015 era incappato in una gaffe molto simile, quando disse davanti a 5 mila giovani consacrati ricevuti nell’aula Paolo VI in Vaticano: «Perdonatemi, se sono un po’ femminista!», e poi, rivolgendosi in particolare alle suore, aggiunse: «Grazie per la testimonianza delle donne consacrate; non tutte, però, ce ne sono alcune un po’ isteriche…». Da allora sono passati otto anni, ma certi stereotipi nella testa del Santo padre non se ne sono andati.