In un’intervista al quotidiano spagnolo Abc, Papa Francesco ha rivelato di aver consegnato a inizio pontificato, all’allora Segretario di Stato Bertone, una lettera nella quale ha dichiarato di rinunciare in caso di impedimenti gravi e permanenti legati alla salute che gli rendano impossibile esercitare il suo ruolo di vescovo di Roma e pastore della Chiesa universale. «Ho già firmato le mie dimissioni. Era Tarcisio Bertone il Segretario di Stato. Le firmai e gli dissi: “In caso d’impedimento per motivi medici o che so, ecco le mie dimissioni. Ce le avete già”».

«Non so a chi le abbia date il cardinal Bertone»
Così ha parlato Papa Francesco, rispondendo alla domanda sull’eventualità che un Pontefice diventi improvvisamente invalido per problemi di salute o per incidente, e sull’opportunità o meno di avere uno standard per questi casi. «Non so a chi le abbia date il cardinal Bertone, ma gliele ho date io quando era segretario di Stato». Alla successiva domanda sul fatto che anche Paolo VI lasciò per iscritto le sue dimissioni in caso di permanente impedimento, Bergoglio ha replicato: «Esatto, e io penso anche Pio XII». E poi la battuta: «Ora qualcuno andrà a chiederla a Bertone: “Dammi il pezzo di carta!”. Probabilmente lo consegnò al cardinale Pietro Parolin, nuovo segretario di Stato».

L’annuncio: presto una donna a capo di un dicastero
Durante il colloquio con Abc, Bergoglio ha affrontato numerosi temi: dal conflitto in Ucraina alla diplomazia vaticana, fino agli abusi nella Chiesa e ai futuri conclavi, parlando anche del ruolo della donna. Alla domanda sull’aver nominato diverse donne per alte cariche della Curia, ma ancora nessuna come numero uno di un dicastero, Papa Francesco ha risposto: «È vero. Ma ci sarà. Ne ho in mente una per un dicastero che si renderà vacante tra due anni. Non c’è nessun ostacolo a che una donna guidi un dicastero dove un laico possa essere prefetto. Se si tratta di un dicastero di natura sacramentale, deve essere presieduto da un sacerdote o da un vescovo».