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Zangrillo sostiene lo smart working: «Non significa andare in semi-vacanza»

Il ministro della Pubblica amministrazione si dichiara un «assiduo sostenitore» del lavoro agile. In passato, Brunetta aveva criticato la pratica e chi «fa finta di lavorare».

13 Dicembre 2022 17:08 Redazione
Zangrillo sostiene lo smart working: «Non significa andare in semi-vacanza». Il ministro della Pubblica amministrazione si dichiara «assiduo sostenitore»

Uno degli argomenti centrali nei dibattiti relativi al mondo del lavoro resta lo smart working. Dall’arrivo della pandemia e del Covid, l’attività lavorativa a casa è cresciuta notevolmente e tornare in ufficio non è stato semplice per tutti. E se il precedente ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, si era schierato nettamente contro il lavoro agile e da remoto, non è così per l’attuale titolare del dicastero. Paolo Zangrillo, infatti, ne ha parlato in audizione alla Camera e ha spiegato di essere «un assiduo sostenitore dello smart working». Ma soprattutto che concederlo ai lavoratori non vuol dire mandarli in «semi-vacanza».

Zangrillo sostiene lo smart working: «Non significa andare in semi-vacanza». Il ministro della Pubblica amministrazione si dichiara «assiduo sostenitore»
Il ministro Zangrillo al centro tra la ministra del lavoro Marina Elvira Calderone e il ministro dello Sport Andrea Abodi (Getty)

Zangrillo: «Smart working non significa semi-vacanza»

Alla Camera si è parlato del lavoro agile e a intervenire è stato proprio Paolo Zangrillo. Il ministro della Pubblica amministrazione ha spiegato che «concedere lo smart working non vuol dire dare una semi-vacanza ai dipendenti. Si passa da una logica di controllo a quella di misurazione degli obiettivi. Non posso pensare che i cittadini abbiano un danno dallo smart working». Lui stesso, quindi, si è dichiarato «un assiduo sostenitore» del lavoro da remoto, pratica sempre più diffusa e discussa, che ha rivoluzionato il modo di lavorare degli italiani e non solo.

Zangrillo sostiene lo smart working: «Non significa andare in semi-vacanza». Il ministro della Pubblica amministrazione si dichiara «assiduo sostenitore»
Smart working (Getty)

Brunetta parlava di chi «fa finta di lavorare»

La posizione del precedente governo era, invece, diversa. Il ministro della Pubblica amministrazione dell’ultimo governo Draghi è stato Renato Brunetta. Più volte è intervenuto sull’argomento, attirando anche molte polemiche. La pioggia di critiche più importante è arrivata dopo le dichiarazioni dello scorso febbraio in cui parlava dei vaccini come arma per chi «fa finta di lavorare»: «Piuttosto che chiusi a casa, con il telefonino sulla bottiglia del latte a fare finta di fare smart working, perché diciamocelo a far finta di lavorare da remoto, a parte le eccezioni che ci sono sempre: vaccini, vaccini, vaccini. E presenza con una migliore organizzazione del lavoro. Il governo Draghi ha fatto la grande scelta, vaccini e presenza, vaccini con la gente sul posto di lavoro, non lo smart working, non chiudersi in casa e non vaccinarsi».

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