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Il Sessantotto ha perso la voce

A 76 anni si è spento Paolo Pietrangeli, autore di Contessa. Fu aiuto regista con Visconti e Fellini e in tv firmò il Maurizio Costanzo Show e Amici di Maria de Filippi. Si candidò con Rifondazione Comunista e nel 2018 con Potere al Popolo, senza mai essere eletto.

22 Novembre 2021 14:3022 Novembre 2021 14:34 Redazione
paolo pioetrangeli autore di contessa morto a 76 anni

Si è spento oggi 22 novembre a 76 anni Paolo Pietrangeli, cantautore, regista e voce della canzone di protesta. A dare la notizia è stato Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea. «Ciao Paolo. Chi ha compagni non morirà», ha scritto Acerbo sul suo profilo Facebook. «Abbiamo appena appreso la notizia della morte improvvisa di Paolo Pietrangeli, un compagno a cui non smetteremo mai di dire grazie per quello che ha rappresentato per la storia della cultura, dei movimenti, della sinistra e anche del nostro partito». Con le sue canzoni, continua il post, «Paolo ha dato voce al lungo sessantotto italiano e anche alla riflessione sulla sconfitta. La sua Contessa non è mai passata alla radio ma è diventata un inno cantato da milioni di studenti e operai».

Solo lo scorso ottobre Pietrangeli, già malato da tempo, era stato premiato al Premio Tenco e Altan per l’occasione gli aveva dedicato un disegno proprio per celebrare Contessa.

 

 

Pietrangeli e le canzoni di protesta del 1968

Romano, Paolo Pietrangeli era figlio del regista Antonio Pietrangeli e di Margherita Ferrone. Dagli Anni 60 cominciò a comporre canzoni a sfondo socio-politico e dal 1966 entrò a far parte del Nuovo Canzoniere italiano, gruppo musicale italiano fondato a Milano nel 1962.

Valle Giulia e Contessa: gli inni delle proteste

Pietrangeli, molto popolare all’interno dei movimenti giovanili di sinistra che animarono il 68, compose due canzoni manifesto come Valle Giulia e, soprattutto, Contessa, entrambe incise con Giovanna Marini, altra grande interprete delle canzoni di protesta. Nel 2008 l’etichetta Ala Bianca aveva pubblicato il doppio cd Antologia che racchiudeva buona parte della sua produzione. In tutto 48 brani, tra i quali cinque inediti. Il brano Valle Giulia fu ispirato dalle proteste del primo marzo 1968, data del primo scontro tra gli studenti che avevano occupato la facoltà di Architettura dell’università di Roma (in via Valle Giulia) e le forze dell’ordine. «Undici e un quarto avanti a architettura, non c’era ancor ragion d’aver paura ed eravamo veramente in tanti, e i poliziotti in faccia agli studenti», recita il testo. “No alla scuola dei padroni! Via il governo, dimissioni!”. Hanno impugnato i manganelli e han picchiato come fanno sempre loro; ma all’improvviso è poi successo un fatto nuovo, un fatto nuovo, un fatto nuovo: non siam scappati più, non siam scappati più!»

 

La canzone più nota di Pietrangeli però è Contessa, vera e propria colonna sonora del 68 italiano. Si narra che sia stata composta a partire da una conversazione intercettata involontariamente da Pietrangeli in un caffè di Roma, nel quartiere Trieste.

 

Il pezzo è tornato a essere colonna sonora nelle manifestazioni di piazza degli Anni 90 grazie alla cover incisa dai Modena City Ramblers e inserita nell’album del 1994 Riportando tutto a casa.

Pietrangeli e la regia: da aiuto di Visconti e Fellini fino alla tivù con Costanzo

Parallelamente all’attività musicale, Pietrangeli si occupò anche di cinema. Aiuto regista di Mauro Bolognini de L’assoluto naturale (1969), di Luchino Visconti in Morte a Venezia (1971) e di Federico Fellini in Roma (1972). Nel 1974 è ancora aiuto regista di Paul Morrissey in due film direttamente ispirati da Andy Warhol: Flesh for Frankenstein e Blood for Dracula. Nel 1974 diresse il documentario Bianco e Nero, un viaggio nel mondo del neofascismo e una denuncia delle collusioni tra una parte dello Stato e settori eversivi dell’estrema destra. Nel 1977 fu la volta di Porci con le ali, tratto dall’omonimo best seller di Marco Lombardo Radice e Lidia Ravera e nel 1980 I giorni cantati, con Francesco Guccini. Come regista televisivo firmò sulle reti Fininvest programmi come Maurizio Costanzo Show e Amici di Maria De Filippi.

L’impegno politico con Rifondazione e con Potere al Popolo

Nel 1996 Pietrangeli si candidò con Rifondazione Comunista alla Camera non venendo eletto. Ritentò nel 2001 per il Senato nel collegio Roma-Tuscolano ottenendo solo il 5,5 per cento dei voti. Nello stesso anno diresse con Wilma Labate e Roberto Giannarelli, Genova. Per noi, documentario dedicato alle giornate del G8 di Genova. Nel 2009 entrò in Sinistra Ecologia Libertà di Nichi Vendola e nell’ultima tornata elettorale del 2018 si era candidato alla Camera con Potere al Popolo che non raggiunse la soglia di sbarramento del 3 per cento.

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