Paolo Moroni avrebbe dovuto presiedere un udienza nel Tribunale di via Trenta a Lecce, questa mattina, ma un malore lo ha colto all’improvviso senza lasciargli scampo. L’uomo si stava recando al lavoro quando si è sentito male: era fermo in macchina in via Spacciante, a Monteroni, comune a pochi chilometri da Lecce dove risiedeva da diversi anni, quando si è accasciato ed è morto. Per il giudice del Tribunale di Lecce e magistrato di Corte d’Appello non c’è stato nulla da fare. Secondo quanto riportato, l’intervento del personale del 118 è stato tempestivo, ma non ha potuto evitare il decesso.
Il giudice Paolo Moroni è morto per un malore
L’uomo non era sposato e non aveva figli, ma lascia un vuoto condiviso da molti, ad iniziare dal presidente del Tribunale di Lecce, Tanisi: «Era un giudice preparato, e attento, ma anche una persona dotata di una cultura raffinata con cui si poteva parlare per ore». Per Moroni, candidato in passato anche al Csm, si alternano in queste ore le manifestazioni di cordoglio dei colleghi e degli avvocati del foro che ne ricordano la professionalità, la preparazione e la competenza. L’uomo, 57 anni, era in servizio alla sezione Commerciale del tribunale Civile di Lecce.

Al messaggio di Tanisi si aggiunge quello del presidente onorario Salvatore Donadei, postato sui social: «Profondo dolore e grande tristezza per la scomparsa del Dott. Paolo Moroni, uomo e magistrato tra i più apprezzati per disponibilità, competenza, equilibrio, e tanto altro. Lascia un vuoto non facilmente colmabile nel cuore di tutti coloro che lo hanno conosciuto, nell’ambito del Foro salentino e non solo. Le condoglianze più sentite ai congiunti e parenti tutti del dott. Moroni giungano da tutta quanta la nostra Associazione».