Il nobiluomo papalino Paolo Gentiloni doveva aspettarselo che, in una domenica dedicata da Rai 3 al Vaticano, la sua intervista concessa a Lucia Annunziata sarebbe stata brutalmente nascosta per colpa dell’intervento del Pontefice nella trasmissione di Fabio Fazio. Insomma, Papa Francesco ha battuto Gentiloni 4 a 0. Nonostante il “patto” siglato dal suo parente, Ottorino, uomo di fiducia di Pio X, la Santa Sede televisivamente ha stravinto sul povero Paolo. E pure Fazio ha “stracciato” donna Lucia, in termini di audience.
Se per Gentiloni Draghi è un comprimario
Invece, è cosa buona e giusta togliere dal dimenticatoio le frasi pronunciate dal commissario europeo per l’eEconomia, ed ex presidente del Consiglio, dalla Annunziata. Perché di cose interessanti ne ha dette, nonostante la fama del cosiddetto “er moviola” a minimizzare anche i fatti più eclatanti. Cominciamo: «Se Mario Draghi è sufficiente? È necessario, ma una sola persona non è mai sufficiente, c’è un parlamento, c’è un governo, tutte le classi dirigenti del Paese devono percepire quest’anno come quello fondamentale per prendere le decisioni, si mette in movimento la macchina straordinaria Next Generation Ue, ho l’impressione che il Paese ancora non abbia capito l’importanza, ma siamo di fronte a un’occasione che non credo avremo di nuovo». Insomma, Draghi sembra un comprimario, non certo un protagonista, agli occhi di Gentiloni. E poi, diciamolo, quando Paolo era a Palazzo Chigi, veniva ricevuto pure Osho, l’autore di battute fulminanti ai danni dei politici, mentre Mario non vuole vedere nessuno, a parte Francesco Giavazzi e Antonio Funiciello (il conte di Tolentino, va detto, è dotato di un formidabile senso dell’umorismo: forse il vero british è lui, non l’attuale premier).

Transizione energetica e nucleare
Dalla crisi tra la Russia e l’Ucraina occorre «prepararsi alle sanzioni che saranno inevitabili», e nel prepararsi «ci sarà una grandissima discussione, che è già in stato avanzato, sulle risorse energetiche». A proposito della votazione in Commissione sulla nuova tassonomia sulle fonti di energia, il commissario Ue ha affermato: «Se vogliamo uscire dal carbone, si deve usare il nucleare o il gas, a seconda dei Paesi. L’Italia non utilizza il nucleare ma utilizza il gas mentre altri utilizzano più il nucleare che il gas: si poteva dire che queste sono energie transitorie, distinte dalle energie del futuro e verdi: ma nessuno vuole ordinare ai Paesi di chiudere il gas con il nucleare. La Commissione ha deciso, con qualche dissenso, la tassonomia da utilizzare». Il tema di come superare questo periodo di transizione energetica al green, porta comunque a un aumento della domanda di elettricità, perché «le rinnovabili ci sono ma non sono sufficienti». Annunziata ha fatto benissimo a sottolineare a Gentiloni che «i suoi vecchi amici d’infanzia non sono affatto d’accordo con la scelta europea», ma il commissario ha ricordato che le decisioni, una volta votate, vanno eseguite. Un po’ come Maurizio Ferrini, ai tempi di Quelli della notte quando diceva «abbiamo le mani legate», evocando il comitato centrale del Pci, e non solo. Senz’altro, da pensionato, una volta terminati gli impegni politici, Gentiloni non diventerà mai il numero uno di un’associazione ecologista. E pensare che una volta ci teneva tanto: ma arriverà qualcosa di meglio, non c’è dubbio.