Paolo Bonolis si ritira dalla televisione? Per ora no, ma il suo abbandono potrebbe arrivare prima di quanto molti telespettatori potrebbero aspettarsi. In occasione del festival della televisione che si è tenuto nei giorni scorsi a Dogliani, l’amato conduttore romano ha infatti avuto l’occasione di parlare del suo futuro sul piccolo schermo, rilasciando dichiarazioni che potrebbero in qualche modo deludere i suoi fan più sfegatati.
Paolo Bonolis al Festival della televisione: «Lavorerò in tv ancora per poco, poi mi dedicherò ai figli»
Sul palco dell’evento tenutosi in provincia di Como Paolo Bonolis ha prima di tutto parlato della sua straordinaria e fortunata carriera in televisione, iniziata ben 44 anni fa. Tutto prese il via con l’indimenticabile trasmissione per bambini Bim Bum Bam, di cui fu uno dei volti di punta fino al 1990. Successivamente Bonolis diventò uno dei più apprezzati conduttori della neonata Mediaset di Silvio Berlusconi, conducendo per anni trasmissioni entrate nell’immaginario pop italiano come Tira e molla, Beato tra le donne e I Cervelloni. Parlando del suo percorso, Bonolis ha commentato: «Non ho mai avuto paura di fare quello che volevo in televisione. Non bisogna pensare a quello che la gente vuole vedere, bisogna partire da quello che si vuole raccontare. Di sicuro è qualcosa di nuovo, perché siamo tutti pezzi unici: se camminiamo sui sentieri degli altri, diventiamo automi. Ognuno di noi è un pezzo irripetibile, dobbiamo avere il coraggio di raccontare quello che siamo, anche in tv. Io l’ho fatto: a volte è piaciuto, a volte è piaciuto di più, raramente è piaciuto meno». Bonoli ha però poi anche aggiunto: «Mi diverto a fare quello che faccio, penso di lavorare ancora per poco tempo. Voglio dedicarmi alla mia vita, non ho bisogno di stare per forza in televisione».
Bonolis, dunque, sembra intenzionato a dedicare i prossimi anni solo ed esclusivamente ai suoi figli. Ecco il suo commento a riguardo: «Attualmente i miei figli sono il senso della vita più importante che ho: mi dedico a loro costantemente, mi piace farlo ed è un modo per dedicare anche a me stesso questo tempo. È un senso della vita nel quale sto lasciando il lavoro al quale mi son dedicato per quarantaquattro anni per cercare di rendere questo ultimo spiraglio di vita che ho a disposizione il più leggero possibile per me e per gli altri».
Il primo incontro con Silvio Berlusconi e il «no» a Freddie Mercury
Nella stessa cornice, il presentatore ha anche avuto la possibilità di raccontare almeno due importanti aneddoti. Uno di questi fa riferimento al primissimo incontro avuto con Silvio Berlusconi, riguardo al quale ha commentato: «Venni convocato a Palazzo Grazioli dal presidente. Mi ero detto: ma che vogliono da me? C’era anche Letta al tavolo, mangiava solo una mela. A un certo punto Berlusconi mi dice: ‘Bonolis, ho avuto per lei un’idea importante: lei sarà il portavoce di Forza Italia’. Gli risposi: ‘Presidente, non è per cattiveria, ma io manco l’ho votata’… ci ha provato. Presero Cecchi Paone».
Bonolis, che aveva tra l’altro anche rifiutato di candidarsi a sindaco di Roma, ha poi raccontato di quella volta che si trovò obbligato a rifiutare le avances dell’allora leader dei Queen, Freddie Mercury: «Avevo 23, 24 anni e nel ristorante dove cenavo entrò a un certo punto sua maestà Freddie Mercury. Mi si è seduto vicino e si è messo a parlare… solo che dopo un po’ ho capito che non voleva solo parlare. Al mio no, quando gli ho spiegato che lo adoravo ma che a livello ormonale eravamo un po’ distanti, si è fatto una risata. Mi chiese comunque il mio indirizzo e un anno e mezzo dopo mi fece arrivare a casa due biglietti per il concerto di Wembley. Andai».