A cinque anni dallo scandalo dei Panama Papers, una nuova inchiesta giornalistica internazionale chiamata Pandora Papers svela le ricchezze nascoste nei paradisi fiscali da migliaia di potenti di tutto il mondo. Dopo un lavoro durato anni e coordinato dall’International Consortium of Investigative Journalists (Icij), il vaso di Pandora è stato scoperto.
Cosa dicono i Pandora Papers
Le carte documentano come politici, uomini d’affari, attori, cantanti e imprenditori utilizzino società offshore per comprare beni all’estero assicurando che i propri capitali stiano al sicuro nei paradisi fiscali.
L’elenco degli azionisti schermati dal velo delle società prestanome comprende 35 capi di Stato o di governo e più di 300 politici di oltre novanta nazioni. Si tratta di ministri, leader di partito e parlamentari.
I nomi dei personaggi coinvolti
Ci sono anche i nomi di generali, capi dei servizi segreti, manager pubblici e privati, banchieri, industriali. Sarebbe coinvolto il premier della Repubblica Ceca,Andrej Babis, il ministro olandese dell’Economia, Wopke Hoekstra l’ex capo del governo britannico Tony Blair, il Re di Giordania Abdullah II e presidenti in carica di Paesi come Ucraina, Kenya, Cile, Ecuador.
La maxi inchiesta giornalistica è frutto del lavoro collettivo di oltre 600 giornalisti di 150 testate internazionali da 117 diverse nazioni, tra cui l’Espresso in esclusiva per l’Italia. Per oltre due anni i reporter hanno lavorato insieme, scambiandosi documenti, fotografie e contatti, su una piattaforma informatica messa a punto dal consorzio.
Sono stati scandagliati 14 diverse entità di servizi finanziari recuperando dati che vanno dal 1996 al 2020.
Come eludere il fisco nei paradisi fiscali
I file svelerebbero, tra le altre cose, come il Re di Giordania Abdullah, avrebbe usato varie società fantasma per acquistare per oltre 100 milioni di dollari proprietà di lusso. Le proprietà si trovano a Malibu, in California, a Londra e a Washington. Il Presidente del Kenya Uhuru Kenyatta e alcuni dei suoi stretti familiari avrebbero creato diverse entità offshore per nascondere denaro e beni immobiliari per oltre 30 milioni di dollari.
L’ex Premier britannico Tony Blair e sua moglie Cheire avrebbero, invece, risparmiato centinaia di migliaia di sterline in tasse sulla proprietà con l’acquisto di un edificio per uffici a Londra tramite una società offshore. Nelle carte spuntano anche nomi della cerchia più ristretta del presidente russo, Vladimir Putin. Tra questi quello dell’ex fidanzata, metre il cui nome del Presidente non compare mai.
Nei fascicoli dell’inchiesta sono presenti anche tanti volti noti: da quello del cantante spagnolo Julio Iglesias all’ex top model tedesca Claudia Schiffer, l’allenatorre Pep Guardiola e la cantante Shakira.