Un marchio a cui tutti gli italiani sono legati grazie ai ricordi appartenuti principalmente alle festività natalizie: la Paluani, azienda dolciaria veronese, fallisce. Si tratta della fine di una storia iniziata nel 1921, a Dossobuono. La società era di proprietà della famiglia Campedelli, che era già stata proprietaria della squadra di calcio Chievo. A dichiarare il fallimento è stata la giudice del tribunale di Verona Maria Attanasio, nominando curatori Matteo Creazzo e Andrea Rossi e convocando i creditori il prossimo 23 ottobre per l’esame dello stato passivo. La cessione alla Sperlari dello scorso anno non ha salvato la Paluani dai debiti.

Fallita la storica azienda dolciaria Paluani
La situazione della storica azienda Paluani è peggiorata dopo le gravi difficoltà finanziarie che hanno portato alla cessione delle sue attività alla Sperlari. Un procedimento che il Tribunale aveva accelerato per poter consentire l’avvio dell’ultima campagna natalizia in partenza ad agosto e per cui il rifornimento di materie inizia già durante l’estate. L’azienda, a seguito della cessione delle attività produttive alla Sperlari, la Paluani 1921 Spa, sotto la gestione dell’azienda tedesca, aveva cercato di recuperare le quote di mercato perdute, ma, a causa di una serie di alienazioni parziali nel corso del tempo, non ce l’ha fatta.
La Paluani e i debiti per quasi 82 milioni di euro
La Paluani ha un ammontare complessivo di debiti pari a quasi 82 milioni di euro, ma occorre specificare che l’importo disponibile per il soddisfacimento dei creditori era invece di 815.660 euro. Le difficoltà finanziarie dell’azienda erano peggiorate in quanto gli apporti finanziari dei soci e degli amministratori, pari a circa 1,7 milioni di euro, erano privi di qualsiasi garanzia.