A gennaio scatta l’obbligo di accettare i pagamenti bancomat

Redazione
14/12/2021

Ancora da sciogliere è il nodo dei controlli, mentre gli esercenti chiedono garanzie in tema di coperture e costi fissi per i pos

A gennaio scatta l’obbligo di accettare i pagamenti bancomat

Nuova stretta in arrivo sul fronte dei pagamenti elettronici. Dal primo gennaio 2022, infatti, sono previste sanzioni per chi non accetta pagamenti con bancomat o carte di credito sia per la vendita di prodotti sia per prestazioni professionali. Il decreto legge sull’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) contiene un tentativo di rilancio nell’ottica della maggiore tracciabilità dei pagamenti.

Per chi è prevista la multa

La multa arriva a chi nega l’utilizzo del Pos al cliente rifiutando il pagamento della transazione con carte di debito o di credito. L’importo al momento è fissato sui 30 euro ma la sanzione sarà maggiorata del 4 per cento del valore della vendita o della prestazione di servizi per cui non è stato accettato il pagamento digitale.

L’esecutivo dichiara guerra al sommerso

In linea con governo precedente anche l’esecutivo guidato da Draghi conta di mettere sotto tiro nella lotta all’evasione e al sommerso l’omessa fatturazione e il mancato rilascio degli scontrini.

A gennaio scatta l'obbligo di accettare i pagamenti bancomat
Si tratta di una mossa legata al piano antievasione del Governo (Gettyimages)

L’emendamento approvato specifica anche che l’obbligo di accettazione di carte di pagamento è assolto con riferimento ad almeno una tipologia di carta di debito e ad almeno una tipologia di carta di credito, identificate dal marchio del circuito di appartenenza.

Il nodo dei controlli e delle sanzioni

La norma rappresenta un chiaro segnale e un messaggio netto al mondo del commercio, ma al momento non è chiaro cho e con che modalità avverranno i controlli. Fino a oggi malgrado l’imposizione del Pos (dl 79/2012 varato nel 2014 dal governo Monti), non sono mai scattate delle multe contro coloro che non si sono ancora adeguati. I commercianti non sono contrari all’uso della moneta elettronica, ma molti di loro sottolineano che bisogna lavorare sulla connessione, perché non ovunque c’è una copertura adeguata e poi si deve affrontare la questione delle commissioni: se si vuole incentivare la moneta elettronica bisogna abbassare gli oneri legati agli strumenti per usarla.