La città olandese di Haarlem, che si trova a ovest di Amsterdam e ha una popolazione di circa 160 mila abitanti, diventerà la prima al mondo a vietare la pubblicità di prodotti alimentari a base di carne in ogni spazio pubblico, nel tentativo di ridurre i consumi e le emissioni di gas serra. Il divieto entrerà in vigore nel 2024. Ad Haarlem non saranno consentite pubblicità sugli autobus, sulle pensiline e sugli schermi sparsi negli spazi pubblici. Il divieto relativo alle pubblicità riguarda anche i voli arei, i combustibili fossili e le auto con alimentazione di questo tipo. Il divieto è stato posticipato al 2024, a causa dei contratti in essere con le aziende.

Ad Haarlem lo stop alla pubblicità fa già discutere
«Non vogliamo vietare ai cittadini di cucinare e mangiare carne. Ma non possiamo dire alle persone che è in corso una crisi climatica e incoraggiarle al tempo stesso ad acquistare prodotti che ne sono la causa», ha detto al canale radiofonico Haarlem105 la consigliera comunale Ziggy Klazes, che ha redatto la mozione. L’esponente di GroenLinks, partito politico di orientamento ambientalista fondato nei Paesi Bassi nel 1991, ha aggiunto che non era a conoscenza che in nessuna altra parte del mondo fosse in vigore un analogo divieto. «È un segnale: se venisse raccolto a livello nazionale, sarebbe molto positivo». Ovviamente, il provvedimento ha già suscitato reazioni avverse da parte del settore della carne. Frizioni anche all’interno del consiglio comunale di Haarlem. Sander van den Raadt, leader locale del partito di destra Trots op Nederland ha detto: «È straordinario che il Comune stia organizzando una grande campagna di manifesti secondo cui puoi essere te stesso ad Haarlem e amare chi vuoi, ma se ti piace la carne invece della verdura, arriverà a dirti che hai completamente torto».

Perché il consumo di carne contribuisce al surriscaldamento globale
Studi recenti suggeriscono che la produzione alimentare globale è responsabile di un terzo di tutte le emissioni di riscaldamento del pianeta: sempre più foreste, in grado di assorbire anidride carbonica, vengono abbattute per fare spazio ai pascoli, mentre i fertilizzanti utilizzati per coltivare i mangimi sono ricchi di azoto, che può contribuire all’esaurimento dell’ozono. Inoltre, il bestiame produce anche grandi quantità di metano, un potente gas serra. La produzione di alimenti a base animale, nel pianeta, inquina il doppio dell’inquinamento rispetto a quella di alimenti a base vegetale.

Gli olandesi consumano quasi 76 chilogrammi di carne all’anno, la media Ue è di 82
Secondo una ricerca di Greenpeace, per raggiungere l’obiettivo dell’Ue di emissioni nette zero entro il 2050, il consumo di carne deve essere ridotto a 24 chilogrammi per persona all’anno, rispetto all’attuale media di 82. Nei Paesi Bassi, che è il più grande esportatore di carne dell’Unione Europea, il consumo pro capite è di 75,8 chilogrammi.