Pacchetti vacanza, per i turisti russi rincari del 70 per cento
I prezzi dei voli sono in molti casi raddoppiati. Per i cittadini della Federazione Russa è sempre più oneroso viaggiare. E diventerà ancora più complicato, almeno in Europa: la Ue è pronta a sospendere l'accordo con Mosca per i visti.
Secondo i dati dell’Associazione dei Tour Operator in Russia (ATOR), il costo dei pacchetti vacanza all’estero per i turisti russi è aumentato tra il 50 e il 70 per cento nel corso del 2022. Il forte aumento dei prezzi è il risultato della chiusura dello spazio aereo di alcuni Paesi occidentali ai vettori aerei russi e dello stop imposto ad almeno 77 velivoli russi all’estero. Lo ha affermato in un’intervista con l’agenzia statale russa Tass il vice capo dell’ATOR, Artur Muradyan.

Il costo dei voli per l’estero è quasi raddoppiato
Al di là dei pacchetti, anche il solo prezzo di molti voli fuori dal Paese è raddoppiato dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, rende noto ATOR. «Il costo di un volo, a causa della domanda di voli regolari e della loro disponibilità limitata, è aumentato in media dal 60 al 100 per cento». C’è da dire che il prezzo dei voli è sensibilmente aumentato questa estate e non solo per voli dalla Russia: i forti rincari (in alcuni casi clamorosi) hanno riguardato praticamente tutte le tratte, anche quelle nazionali. L’industria del turismo russo ha perso decine di miliardi di rubli a causa delle sanzioni occidentali contro la Russia in risposta all’invasione dell’Ucraina.

L’Unione Europea si interroga sui visti
Tutto questo mentre l’Unione Europea sarebbe pronta a sospendere l’accordo sui visti con la Russia, così da ridurre il numero di permessi di viaggio emessi per cittadini della Federazione, dopo che alcuni Stati membri dell’Est hanno minacciato di chiudere unilateralmente i confini ai turisti provenienti dal Paese che ha invaso la Russia: Repubblica Ceca e Polonia, ad esempio, hanno smesso di rilasciare visti poco dopo l’attacco ordinato da Vladimir Putin. Recentemente altri Stati hanno manifestato l’intenzione di fare lo stesso, come Estonia e Finlandia. Frenano invece quelli occidentali. Come comunicato recentemente da Frontex, sono più di un milione i russi che dall’inizio dell’anno hanno varcato i confini nazionali (e non solo per periodi di vacanza).