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Che cos’è Ourtime, l’app di dating online per gli over 50

Le app di dating strizzano l’occhio ai boomer offrendo un’esperienza distesa, sicura e senza sorprese. Almeno si spera. Ecco cos’è Ourtime.

10 Maggio 2022 16:07 Camilla Curcio
Ourtime, l'app di dating per gli over 50

Dopo aver conquistato Millennial e Gen Z, il business delle app di dating prova ad attirare l’attenzione (e i download) di un target meno affine alla tecnologia e, per questo, più difficile da soddisfare: la generazione ‘silver’. Messi da parte Tinder e Bumble che, tra ritmi accelerati ed esperienze, spesso, poco piacevoli, non lasciano all’utente il tempo per guardarsi intorno e la tranquillità di valutare un profilo prima di accettare o rifiutare il match, sulla scena del corteggiamento virtuale inizia a farsi spazio Ourtime, la piattaforma per over 50 che si propone di portare, in una dimensione per forza di cose sintetica, la naturalezza di un incontro tra due persone che provano a conoscersi senza fretta. Grazie a un’atmosfera rilassata, uno staff in carne e ossa dietro lo schermo e account monitorati a vista per evitare truffe e incidenti spiacevoli.

Che cos’è Ourtime e a chi si rivolge

Soprattutto negli ultimi anni, complice la pandemia, il mercato degli incontri online ha incrementato il suo bacino di utenza, abbracciando anche quelle fasce di popolazione che, per questione di età, si sono sempre mostrate reticenti davanti alla prospettiva di cercare un partner attraverso un algoritmo. Il riferimento più immediato è, ovviamente, agli uomini e alle donne nati tra il 1946 e il 1964, con un’età compresa tra i 56 e i 74 anni. Proprio il pubblico a cui Ourtime si rivolge. Ideata in Spagna nel 2019 e parte del Match Group, una holding che comprende Tinder, Meetic, OkCupid, Hinge, PlentyOfFish e Shipe, si differenzia dai competitor perché nasce appositamente per i boomer (un’espressione che, pur avendo acquisito connotazione negativa, si riferisce alla generazione del baby boom) e con il solo obiettivo di aiutarli a trovare l’anima gemella con criteri pensati ad hoc.

Ourtime, l'app di dating per gli over 50
Home page della versione laptop di Ourtime (sito web)

«Tra 30enni, 40enni e 50enni non c’è poi così tanta differenza quando si guarda alle tecniche usate per flirtare con qualcuno, il gap si percepisce, più che altro, nelle priorità delle tre categorie», ha spiegato in un’intervista a S Moda Ángela Aznárez, psicologa, terapeuta e sessuologa, «nella mia esperienza, noto che, in età matura, la gente ha il desiderio di iniziare una relazione con l’obiettivo imprescindibile della stabilità, tenendo ben chiaro fin dove spingersi ed escludendo tutto quello che impedisce di raggiungere un equilibrio. Al contrario, da giovani, spesso si dà la precedenza al divertimento. Si prende tutto con più leggerezza».

Ourtime, l'app di dating per gli over 50
Il pacchetto di app di dating più note e usate dalle nuove generazioni (Getty Images)

Più discrezione e meno fretta

Al cambiare delle esigenze degli user, ovviamente, cambiano le strategie delle applicazioni. Ecco perché, mentre quelle maggiormente rivolte ai ragazzi, spingono più alla conoscenza che alla costruzione di un rapporto solido (che, una volta concretizzato, porterebbe le due parti ad abbandonare il sistema e, dunque, a ridurre il numero degli iscritti a scapito dell’app), Ourtime offre discrezione e sicurezza, mettendo a proprio agio i membri della community e accompagnandoli nella loro ricerca. Attraverso tutorial semplici da seguire, regole stringenti (è vietato, ad esempio, fare screenshot dei profili) e strumenti per denunciare situazioni scomode ed eventuali abusi a un team attivo 24 ore su 24.

Ourtime, l'app di dating per gli over 50
Ourtime in versione app per IOS e Android (sito web)

Ma non è tutto. Per evitare di perdere tempo, passando in rassegna candidati poco interessanti o saltando di appuntamento in appuntamento senza portare a casa nulla di concreto, il sistema propone allo user una lista di scelte papabili selezionate in base alle affinità ricavate dal questionario iniziale. Un repertorio di domande che vanno dall’identikit fisico del compagno o della compagna ideale a quesiti sulla formazione scolastica e professionale, passando per informazioni sulla personalità e sui gusti in fatto di musica, film, libri o viaggi. Tutto facilmente accessibile e, per i meno pratici, compilabile con l’aiuto di un assistente virtuale che, via chat, è pronto a fornire qualsiasi delucidazione. E, nella versione per computer, c’è anche un Love Coach, un professionista che, attraverso video o sessioni private a pagamento, offre suggerimenti su come prepararsi all’uscita con il papabile pretendente. 

La sicurezza al primo posto

La differenza più sostanziale rispetto alle altre applicazioni, tuttavia, la dà sicuramente la sicurezza di interfacciarsi con account verificati, di cui è comprovata la corrispondenza tra l’identità digitale e quella reale. Spesso, infatti, soprattutto negli over 50, è la paura di cadere nel tranello di un fake a spingerli a guardare con sospetto al mondo degli incontri sul web. Un ostacolo che Ourtime aggira, dando anche la possibilità di fare una videochiamata col proprio match, per accertarsi che sia effettivamente la persona che dice di essere negli scambi via messaggio. «Oggi conoscere qualcuno su Internet non è più un’eccezione», ha spiegato lo psicologo Aurelio Gómez, «per questo, l’esperienza deve risultare il più umana possibile. Con un servizio facile da maneggiare, accessibile e protetto».  

Fidarsi ma non troppo

In ogni caso, umanizzare al cento per cento un incontro che rimane mediato da un telefono o un laptop, è impossibile. Così come difficile affidarsi completamente a un’app che, per quanto brevettata per facilitare la nascita di un amore o, nel peggiore dei casi, di un’amicizia, non fa solidarietà gratuita e punta ad attirare utenti per rimpolpare le proprie casse. Un traguardo che, mentre nelle piattaforme più giovanili prevale di frequente sul resto, in quelle come Ourtime, al momento, rimane ancora nell’ombra rispetto all’intento più nobile.

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