Dairo Antonio Usuga, noto anche come ‘Otoniel‘, il narcotrafficante più ricercato della Colombia, è stato arrestato a Necoclì durante un maxi blitz a cui hanno partecipato 500 agenti delle forze speciali supportati da 22 elicotteri. Otoniel era a capo del clan del Golfo, il più potente gruppo criminale del Paese, e la sua cattura segna una grande vittoria per il presidente Ivan Duque. «Questo è il colpo più duro che il narcotraffico ha subito in questo secolo nel nostro Paese ed è paragonabile solo alla caduta di Pablo Escobar negli Anni 90», ha commentato Duque. «Otoniel», ha aggiunto, «è il narcotrafficante più temuto al mondo», ed è anche «un assassino di poliziotti, soldati, leader sociali». Soddisfazione per la cattura di Otoniel è stata espressa via Twitter anche dal consigliere presidenziale Emilio José Archila che ha elogiato le forze speciali.
Reconocimiento especial a Fuerza Pública y @mindefensa por captura en Necoclí de Dairo Antonio Úsuga, alias ‘Otoniel’, jefe máximo del Clan del Golfo, organización criminal dedicada al narcotráfico y responsable de ataques a población civil y personas en reincorporación
— Emilio José Archila (@EmilioJArchila) October 23, 2021
La carriera criminale di Otoniel alla guida del clan Usuga
Otoniel, 50 anni, ha assunto la guida del clan del Golfo, già clan Usuga, dopo la morte del fratello Juan de Dios, ucciso dalla polizia nel 2012 in un blitz durante la sera di Capodanno. Il cartello, secondo il think tank indipendente Indepaz, ha ramificazioni in quasi 300 comuni colombiani, e oltre al traffico di droga – dagli Usa alla Russia – gestisce il traffico di persone e l’estrazione illegale d’oro. Si ritiene che il clan del Golfo abbia 1800 affiliati armati reclutati da gruppi paramilitari di estrema destra e addestrati in Argentina, Brasile, Honduras, Perù e Spagna. Il governo colombiano negli ultimi anni ha decimato il cartello, costringendo i leader a nascondersi nella giungla. Nel febbraio 2015 venne arrestato il nipote di Otoniel, Harlison Usuga, che si occupava delle rotte del traffico di droga negli Usa e teneva i contatti con i cartelli della droga messicani. Lo scorso marzo, invece, la polizia colombiana e la Drug Enforcement Agency degli Stati Uniti avevano catturato la sorella di Otoniel, Nini Johana Usuga, estradata negli Stati Uniti con l’accusa di traffico di droga e riciclaggio di denaro. Sempre gli Stati Uniti avevano offerto una taglia di 5 milioni di dollari per chiunque avesse fornito informazioni utili per la cattura del super boss, mentre il governo di Bogotà ne aveva offerti 800 mila.
Il blitz per la cattura del boss Otoniel e la possibile estradizione negli Usa
Otoniel è stato catturato durante un maxi blitz nel suo nascondiglio di Necoclì, nella provincia di Antioquia, nel nord-ovest della Colombia, vicino al confine con Panama. Nell’operazione un agente di polizia ha perso la vita. Il boss è stato incriminato negli Stati Uniti nel 2009 e deve affrontare un procedimento di estradizione che potrebbe vederlo comparire in tribunale a New York.
Il precedente di Pablo Escobar
Il presidente colombiano Duque ha paragonato la figura di Otoniel a quella di Pablo Escobar ucciso dalla polizia il 2 dicembre 1993. Il boss venne intercettato a Medellin da una squadra di sorveglianza elettronica, il Bloque de búsqueda, che utilizzava la tecnologia della triangolazione radio fornita dagli Stati Uniti. Una volta localizzato gli agenti circondarono il quertiere. Ne seguì uno scontro a fuoco con Escobar e la sua guardia del corpo, Alvaro de Jesús Agudelo (“El Limón”). I due tentarono la fuga per i tetti ma furono uccisi dalla polizia nazionale colombiana. Dopo la morte del suo leader, il cartello di Medellín si frammentò e il mercato della cocaina presto venne dominato dal cartello di Cali fino alla metà degli Anni 90, quando anche i leader di quest’ultimo furono uccisi o catturati.