L’Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha annunciato le shortlist da cui poi il 24 gennaio usciranno le pellicole candidate agli Oscar. Nostalgia di Mario Martone, escluso dall’elenco comprendente 15 film, ha visto arrestarsi la sua corsa verso la statuetta per il miglior Film Straniero. Continua invece il suo percorso il corto di Alice Rohrwacher, Le Pupille. Per quanto riguarda i documentari, ne vanno avanti due dedicati ad altrettanti dissidenti russi: Alexei Navalny e Anastasia Shevchenko.

Navalny è considerato tra i favoriti
Navalny, diretto da Daniel Roher, esplora gli eventi successivi all’avvelenamento da agente nervino dell’oppositore del Cremlino, avvenuto nell’agosto del 2020. La pellicola è stata inserita nella shortlist dell’Oscar al miglior documentario e, già premiata al Sundance Festival, viene considerata tra le favorite per la vittoria finale.
Anastasia, il corto dedicato all’attivista Shevchenko
Anastasia, diretto da Sarah McCarthy, è invece ancora in gara per l’Oscar al miglior cortometraggio documentario: dedicato ad Anastasia Shevchenko, prima attivista a essere perseguita ai sensi della legge russa del 2015 contro le “organizzazioni indesiderabili”, racconta la storia degli arresti domiciliari della protagonista, che coincisero con la morte della figlia maggiore Alina.
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In corsa anche il documentario su trichechi e cambiamento climatico
Nella stessa categoria di Anastasia, la Russia è in gara anche con Haulout, cortometraggio documentario che esplora la vita dello scienziato Maxim Chakilev, impegnato nell’osservazione delle variazioni nella migrazione dei trichechi sulle coste artiche della Federazione Russa, ai tempi del cambiamento climatico. I registi del documentario, i fratelli Maxim Arbugaev e Evgenia Arbugaeva, provengono dalla repubblica russa della Sacha-Jacuzia, regione che negli ultimi anni si sta facendo apprezzare per la sua scena cinematografica.

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