A dieci giorni dal ritrovamento del runner 26enne Andrea Papi, ucciso da un’orsa selvatica in Trentino, l’attenzione continua a essere alta in tutto il centronord. In Valle Camonica, nei boschi della frazione Grevo di Cedegolo, nel Bresciano, sono al vaglio delle autorità alcune immagini scattate da una fototrappola che due giovani, Lorenzo Patarini ed Emanuele Elmetti, avevano sistemato ben nascosto vicino agli alberi. Nel video si vede un giovane esemplare di orso. Una prova che fa il paio con quanto accaduto due giorni fa, quando alcuni allevatori della zona avevano denunciato che quattro delle proprie pecore erano state uccise. La polizia provinciale invita alla cautela.

La Polizia provinciale: «Rischio che si avvii la moda dell’avvistamento»
A raccontare la storia è il vicecomandante della Polizia provinciale di Brescia, Antonio Galli: «Già negli anni scorsi era stata segnalata la presenza di orsi, esemplari sub-adulti provenienti dal Trentino che rimangono nelle nostre zone fino al raggiungimento della maturità sessuale. In questo caso però dobbiamo ancora parlare di presunto avvistamento, fino a quando non avremo ultimato tutte le necessarie verifiche. Dato che la fototrappola è stata piazzata da privati cittadini e non dalle istituzioni, dobbiamo appurare data e ora della ripresa». Poi parla delle denunce dei giorni scorsi: «Anche la scorsa notte è stata registrata l’uccisione di una pecora, ma sono stati colti sul fatto, per così dire, i responsabili. Si tratta di due cani che sono entrati nel recinto senza più riuscire a uscirne. Se non li avessimo trovati sul posto, avremmo pensato anche in quel caso ai lupi oppure a un orso. In questo periodo, visto quello che è successo in Trentino, c’è il rischio che si avvii una sorta di moda dell’avvistamento di orsi».

Il sindaco: «Naturale conseguenza della reintroduzione della specie»
E dell’avvistamento presunto parla anche Andrea Bortolo Pedrali, il sindaco di Cedegolo: «Non appena ho ricevuto il video girato dalla fototrappola dei ragazzi, sabato 15 aprile, ho avviato l’iter del caso. Siamo in attesa dell’esito delle verifiche sulle immagini e dei sopralluoghi degli esperti. Del resto se effettivamente nei nostri boschi girasse un orso, sarebbe la naturale conseguenza della reintroduzione in ambiente della specie, voluta dall’uomo. Seguono il loro istinto e fanno ciò che la natura comanda. Sta ovviamente agli esseri umani diffondere le informazioni necessarie a una corretta convivenza e gestire la situazione nel modo migliore per evitare una proliferazione incontrollata delle specie selvatiche, dagli orsi ai lupi e ai cinghiali».