Secondo il Bollettino degli Scienziati Atomici, che ogni anno misura simbolicamente quanto la Terra si approssimi ad un disastro irrimediabile, mai come adesso ci stiamo avvicinando ad una catastrofe mondiale in grado di sconvolgere l’intera umanità. La valutazione è stata eseguita attraverso il cosiddetto Orologio dell’Apocalisse: la mezzanotte sul quadrante di questo cronometro corrisponde all’olocausto nucleare e, quanto più la lancetta dei minuti vi si avvicina, tanto maggiore è il pericolo. La stima comunicata il 24 gennaio è che ci troviamo a soli 90 secondi.
Orologio dell’Apocalisse a 90 secondi dalla mezzanotte
La massima distanza dallo scontro atomico si registrò con la dissoluzione dell’URSS e la fine della guerra fredda, all’inizio degli anni Novanta. In questo periodo, le lancette distavano 17 minuti dalla mezzanotte. Da allora, però, tra proliferazione nucleare e riscaldamento globale, la situazione si è progressivamente deteriorata battendo ogni primato negativo. Nel 2018 si è arrivati a due minuti dalla mezzanotte, eguagliando il momento di maggior tensione del confronto USA-URSS.

Nel 2020 è stato segnato un primo record, cento secondi. Ora la guerra in Ucraina, secondo gli scienziati atomici, ci ha fatti avvicinare di ulteriori dieci secondi. Che la maggior preoccupazione sia destata proprio dal conflitto innescato dalla Russia contro Kiev si evince dal fatto che, per la prima volta, il comunicato stampa con l’annuncio è stato diffuso in inglese, in russo e in ucraino.
Cos’è e che orari ha segnato in passato
L’Orologio dell’Apocalisse risale al 1947, quando il Bollettino degli Scienziati Atomici si trasformò in una rivista che in copertina mostra lo stato del fatidico orologio. A disegnarlo fu l’artista Martyl Langsdorf, moglie del fisico Alexander Langsdorf jr., su richiesta del cofondatore del periodico Hyman Goldsmith. La posizione della lancetta viene aggiornata ogni anno dal Comitato scienza e sicurezza della rivista in base al rischio di un conflitto nucleare e alla minaccia del cambiamento climatico.

All’inizio l’Orologio venne impostato alle 23.53, a sette minuti dalla catastrofe, e iniziò ad avvicinarsi alla mezzanotte con il primo esperimento nucleare sovietico nel 1949. Nel 1953, per via dello sviluppo della bomba all’idrogeno, giunse fino a due minuti dall’Apocalisse. Negli anni Sessanta si registrò un allontanamento grazie ai primi trattati per la limitazione degli armamenti atomici, ma nel 1984 si tornò a soli tre minuti dall’ora fatale poiché il Cremlino decise di boicottare i giochi olimpici di Los Angeles e il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan bollò l’Unione Sovietica come «l’impero del male». Quindi un progressivo avvicinamento, sia pure tra alti e bassi, fino al record del 2023.