Tragedia ad Alghero, comune in provincia di Sassari, dove un operatore ecologico è morto suicida dopo aver sparato a due colleghi. I fatti si sono verificati nella prima mattina di venerdì 30 dicembre in via degli Artigiani.
Alghero, operatore ecologico spara a due colleghi
Secondo quanto ricostruito, Antonio Rosario Urgias (questo il nome del protagonista della vicenda) avrebbe colpito due colleghi alle gambe e, solo grazie all’intervento di un terzo operatore, si è riusciti ad evitare conseguenze peggiori per i feriti. Dopo il gesto, compiuto per motivazioni ancora sconosciute, l’uomo ha rivolto l’arma a sé per poi aprire il fuoco e togliersi la vita.

Immediata la chiamata ai sanitari del 118 che, giunti sul posto, hanno medicato i due operatori rimasti feriti e decretato il decesso dell’aggressore. Troppo gravi infatti le ferite riportate alla testa a causa dello sparo, che si sono rivelate letali e hanno vanificato ogni manovra di rianimazione da parte degli operatori.
Presenti sul luogo dei fatti anche i Carabinieri, che hanno effettuato i rilievi utili a ricostruire la dinamica dell’accaduto e ascoltato le testimonianze dei presenti. Stanto alle prime informazioni raccolte, Urgias viveva da solo in un alloggio di fortuna e avrebbe recentemente avuto problemi al lavoro sulla modalità di svolgimento delle sue mansioni.

I due feriti sono in prognosi riservata
Il suo compito era quello di effettuare la raccolta porta a porta e questa mattina si trovava nell’Isola ecologica di Ungias/Galantè, adibita al conferimento per tutte le frazioni di rifiuti domestici della città di Alghero e delle sue frazioni. Proprio qui, nell’ecocentro comunale, ha colpito i colleghi per poi suicidarsi. I due feriti, raggiunti alle gambe dai proiettili, sono stati trasferiti al Pronto Soccorso dell’ospedale civile di Alghero – che fa parte della Asl di Sassari. La loro prognosi è riservata ma, secondo quanto appreso, non sarebbero in pericolo di vita.