Open to Meraviglia, caos nelle traduzioni in tedesco delle città italiane

Redazione
24/04/2023

Camerino, Fermo, Brindisi, Scalea, vengono tradotte in maniera letterale in lingua tedesca. Un errore dell'intelligenza artificiale che acuisce le polemiche intorno alla campagna voluta dal ministero del Turismo.

Open to Meraviglia, caos nelle traduzioni in tedesco delle città italiane

Camerino diventa Garderobe, Fermo diventa Stillstand. E Scalea? Treppe. La campagna Open to Meraviglia sembra non smettere mai di stupire e adesso è stata Selvaggia Lucarelli, sul Fatto Quotidiano, a lanciare una nuova bomba. Dopo le polemiche per la Venere di Botticelli in versione influencer, con tanto di outfit copiati, e per le immagini girate in realtà in Slovenia, arrivano le traduzioni in tedesco di alcune città a far storcere il naso, ancora, sulla campagna voluta dal governo. Il portale www.italia.it in versione tedesca traduce in maniera letterale diverse città e le critiche, anche in questo caso, piovono.

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Open to Meraviglia, caos nelle traduzioni in tedesco delle città italiane. Selvaggia Lucarelli svela gli errori: ci sono Camerino, Fermo e Brindisi
Selvaggia Lucarelli (Twitter)

Le traduzioni in tedesco: ci sono anche Brindisi, Prato e Cento

«Camerino me la ricordavo più bella», scrive su Twitter Selvaggia Lucarelli, postando una foto di un camerino e ironizzando sul caos della versione tedesca del sito di Open to Meraviglia. La città è stata tradotta, infatti, come Garderobe, che significa testualmente camerino, inteso come guardaroba. Così accade con Fermo, che diventa Stillstand, inteso come stare fermo, immobile. E ancora accade con Brindisi, che diventa Toast, il modo in cui in Germania si indica il brindisi fatto con i bicchieri. E ancora Prato diventa Rasen, Cento viene tradotto con Hundert, Scalea con Treppe.

La traduzione è stata affidata alla società Almawave

Sul Fatto Quotidiano, Selvaggia Lucarelli spiega che le traduzioni dei testi sono affidate alla società Almawave, che si definisce leader nell’intelligenza artificiale e con cui è stato firmato un contratto di tre anni. La giornalista cita i comunicati in cui l’azienda spiega che fornirà «un servizio di traduzione automatizzata di notizie e informazioni pubblicate sul portale del Ministero del Turismo con servizi professionali per garantirne la massima qualità». E visto il risultato, Lucarelli passa all’attacco e sottolinea che il governo si sarebbe «potuto affidare a qualche bravo traduttore italiano».

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