Tunisina, 26 anni e prima donna di origine araba a raggiungere i quarti di finale di un grande Slam. L’impresa già riuscita agli Australian Open del 2020, adesso è stata bissata anche a Wimbledon. La pagina di storia dello sport si è scritta nel campo numero due, dove Ons Jabeur ha piegato la polacca Iga Swiatek. Allenata dal marito, ex fiorettista, la tennista ha mostrato grande confidenza con l’erba e una serie di colpi che testimoniano un repertorio particolarmente vasto. Nata a Ksar Hellal, il 28 agosto 1994, è anche la prima tennista araba ad aver vinto un titolo Wta. Era successo a Birmingham, appena un paio di settimane fa.
Ons Jabeur, prima donna araba a vincere un torneo Wta
Nell’occasione Jabeur aveva piegato in finale la russa Dar’ja Sergeevna Kasatkina, con il punteggio di 7-5 e 6-4. A Wimbledon, invece, la tunisina numero 24 del mondo si è imposta 5-7 6-1 6-1, bravissima a rialzare la testa dopo la sconfitta nel primo set. Decisiva una tattica nuova, meno attendista rispetto a un passato in cui le avversarie avevano imparato a conoscerla per le «tante smorzate». Adesso sulla strada verso il trofeo troverà Aryna Sabalenka, numero quattro del mondo e, addirittura al secondo posto nel tabellone londinese, a sua volta trionfatrice in tre set contro la kakaza Elena Rybakina (6-3 4-6 6-3). Simpatica e ben voluta nel circuito, Ons Jabeur sente particolarmente la tensione prima dei match, al punto che in qualche circostanza è stata costretta a vomitare. Le era successo contro la spagnola Garbiñe Muguruza, appena un paio di giorni fa, ma ciò non le aveva impedito di batterla e qualificarsi agli ottavi di finale. Oggi non c’è stato neppure questo inconveniente. Rimane solo la festa, in attesa di tagliare al più presto un altro, ambizioso traguardo. Magari nel futuro prossimo superare il marocchino Hicham Arazi che tra il 1997 e il 2004 arrivò due volte ai quarti in Australia e al Roland Garros.
“Did she really do that?!”
Just one of the many world-class plays from @Ons_Jabeur 💫#Wimbledon pic.twitter.com/7pNbFOhvOs
— Wimbledon (@Wimbledon) July 5, 2021